La pressione alta è un problema che riguarda il 30 per cento della popolazione italiana, e questa percentuale sale al 50 per cento se si considerano le persone che hanno più di 60 anni.
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Tra i fattori di rischio, ci sono innanzitutto gli stili di vita (dalla sedentarietà alla dieta scorretta), la cui modifica rappresenta il primo, ma essenziale gradino di un’efficace terapia. Poi ci sono altri rimedi naturali che vanno tenuti presente, e successivamente, sotto controllo medico, la cura farmacologica.
Quando la pressione è alta
Ci sono diversi stadi di pressione alta. In quelli iniziali, comunque da non sottovalutare, la pressione massima si aggira tra i 140 e i 159, mentre la minima può variare da 90 a 99. Si parla invece di crisi ipertensiva, da Pronto soccorso, quando la massima supera i 180, e la minima di 110. Attenzione ad alcune circostanze particolari che possono condizionare la rilevazione della pressione. La mattina è più alta, mentre tende ad abbassarsi durante la notte. È più alta dopo aver mangiato e in presenza di situazioni emotive particolari.
Ipertensione sistolica e diastolica
La pressione alta non è, in quanto tale, una malattia, ma un fattore di rischio, particolarmente elevato se combinato con altri fattori di rischio (per esempio l’obesità, il fumo e il consumo eccessivo di superalcolici), per tutte le più gravi malattie cardiovascolari. Motivo per cui l’ipertensione, anche se transitoria, non va mai sottovalutata. L’ipertensione arteriosa si definisce sistolica se i valori fuori norma riguardano soltanto la massima, si chiama diastolica se ad essere alterati sono i valori minimi. L’ipertensione sisto-diastolica si verifica quando entrambi i valori, minima e massima, sono eccessivi.
Cause e fattori di rischio
Purtroppo, non esistono poche e certe cause che spiegano l’ipertensione, ma almeno possiamo fare un quadro attendibile dei fattori decisivi, distinguendo
l’ipertensione primaria (legata a specifiche cause), da quella
secondaria (collegata ad altre patologie). Nel caso dell’ipertensione primaria, a parte gli elementi decisivi come fattori di rischio (alimentazione sbagliata, poca attività fisica, fumo, stress, eccesso di peso), ci sono quelli che vengono da lontano e sono più difficili da affrontare. Parliamo di una predisposizione genetica del nostro organismo, della familiarità alla pressione alta, di squilibri ormonali, della
depressione, dell’invecchiamento e della sedentarietà. Nel caso dell’ipertensione secondaria, le cause più ricorrenti sono le gravi malattie renali e cardiache, il
diabete, i problemi alla
tiroide, la gravidanza, la sindrome delle apnee notturne, l’uso di droghe, alcuni farmaci come la pillola anticoncezionale.
Ipertensione e cellulari
Una ricerca dell’università cinese di Guangzhou, con l’osservazione di 200mila volontari per 12 anni consecutivi, ha portato a conclusioni molto interessanti. Chi sta al telefono più di 30 minuti alla settimana ha il 12 per cento di probabilità in più, rispetto a chi fa telefonate brevi, di diventare una persona ipertesa. Questa percentuale di rischio sale al 25 per cento se il tempo settimanale delle conversazioni al cellulare oscilla dalle 4 alle 6 ore. Secondo gli studiosi l’effetto dei cellulari sulla pressione potrebbe dipendere dalle radiofrequenze emesse durante le conversazioni. Queste emissioni aumenterebbero la pressione sanguigna fino a stabilizzarsi attorno a valori più alti del normale.
Sintomi
Nella maggior parte dei casi, l’ipertensione è asintomatica, ma può accompagnarsi a disturbi generici e aspecifici. Come per esempio:
- Ronzii nelle orecchie, ovvero acufeni e tinniti
- Mal di testa, in particolare al mattino
- Nausea e vomito
- Stordimento e vertigini
- Alterazione della vista con comparsa di puntini luminosi davanti agli occhi o di una visione nera
- Perdite di sangue dal naso
- Sudorazione fredda
- Senso d’ansia
La pressione alta viene anche definita un “killer silenzioso” proprio per il fatto che compare senza sintomi evidenti. E ciò la rende ancora più insidiosa, mentre dovrebbe spingere le persone che hanno una tendenza a valori fuori norma di tenerla sotto controllo a casa, con una semplicissima, periodica misurazione.
Danni della pressione alta
Purtroppo, nel lungo termine, la pressione alta danneggia l’intero organismo e produce danni che riguardano diverse parti del corpo.
- L’ipertensione danneggia i vasi sanguigni dei reni e in questo modo viene compromessa la loro attività di filtri. Si può arrivare fino alla dialisi
- La pressione alta colpisce i vasi oculari, facendoli diventare molto più spessi.. Il sangue circola peggio e in minore quantità: un danno e un pericolo per la retina con un deficit visivo molto significativo
- Negli ipertesi il rischio di infarto e di problemi cardiovascolari è ben più elevato rispetto a chi non ha di questi problemi. Il motivo è semplice: il cuore deve lavorare molto di più per spingere bene il sangue in circolo. Ma così si affatica, fino a sfiancarsi.
- La pressione alta , nel lungo periodo, comporta anche un aumento dei rischi di aneurismi, che rompendosi provocano ictus emorragici. Sale anche il pericolo di ictus ischemici, legati all’occlusione di un vaso.
Diagnosi
Considerando l’aspetto asintomatico dell’ipertensione, si suggerisce la misurazione della pressione almeno una volta all’anno, dopo i 18 anni di età. Nel caso delle persone a rischio, o in forte sovrappeso, e di chi ha una storia familiare affine all’ipertensione, i monitoraggi suggeriti diventano almeno tre-quattro all’anno.
Rimedi naturali
I rimedi naturali per contrastare l’ipertensione e azzerarla, riguardano gli stili di vita, e partono da due elementi: l’attività fisica e l’alimentazione. Alcune ricerche sugli effetti dell’esercizio fisico ai fini della diminuzione della pressione, riportano i seguenti risultati: in media, le passeggiate, a piedi o in bici, o anche gli esercizi di ginnastica in palestra o all’aperto, si associano a una riduzione che va dai 4 ai 12 millimetri di mercurio per la pressione diastolica (la minima), dai 3 ai 6 millimetri per la sistolica (la massima). Insomma: l’attività fisica, per curare la pressione alta, è decisamente più efficace di qualsiasi farmaco con tutte le sue controindicazioni e con i suoi effetti collaterali. Poi c’è l’alimentazione: per cominciare, l’olio d’oliva e l’insalata, due alimenti chiave della nostra
dieta mediterranea. Come emerge da una ricerca portata avanti dal prof. Philip Eaton del King’s College London in collaborazione con un team di ricercatori della University of California, entrambi gli alimenti contengono acidi grassi in grado di tenere sotto controllo la pressione alta, un mix protettivo naturale in grado di prevenire eventuali disturbi cardiaci. L’alimentazione gioca infatti un ruolo importante nella prevenzione dell’ipertensione: a questo si associa la necessità di ridurre fortemente il consumo di alcolici
e smettere di fumare.
Infusi e decotti per la pressione alta
Infuso di biancospino
Quando la pressione è poco più alta della norma, potete provare a utilizzare gli infusi e decotti a base di due prodotti naturali di solito molto efficaci: il biancospino e l’ulivo. Questi infusi e decotti si preparano molto facilmente e possono essere presi anche in abbinamento con la cura farmacologica. Purché il medico sia informato e condivida la vostra scelta. L’infuso di biancospino ha un’azione antiossidante, ipotensiva, rilassante, protettiva del cuore e della circolazione.
Ingredienti
- 1 cucchiaino da tè pari a 2 grammi di biancospino
- Acqua bollente
Preparazione
- Lasciate in infusione per circa 15 minuti
- Filtrate
- Bevete l’infuso due volte al giorno, mattina e sera
Decotto di ulivo
Il decotto di ulivo è un prezioso alleato contro l’ipertensione grazie ai principi attivi contenuti nelle sue foglie, sempreverdi e ricoperte di una sottilissima peluria sulla pagina inferiore.
Ingredienti
- 1 cucchiaino da tè di foglie di ulivo sminuzzate e essiccate (il doppio se le foglie sono fresche)
- 150 ml di acqua bollente
Preparazione
- Aggiungete le foglie e portate l’acqua a ebollizione
- Proseguite l’ebollizione per altri 10 minuti
- Spegnete il fuoco e lasciate in infusione per ancora 10 minuti
- Filtrate e consumate due tazze al giorno, mattina e sera
Quanto conta il sovrappeso nella pressione alta
Esiste uno strettissimo legame tra il peso e la pressione alta. Le persone obese, o anche in sovrappeso, hanno sicuramente valori della pressione più alti della norma. E il cuore fa uno sforzo particolare per pompare il sangue: da qui i maggiori rischi di malattie cardiovascolari e in particolare di ictus e infarto. Al contrario, per ogni chilogrammo di peso in meno, la pressione arteriosa si riduce di un millimetro di mercurio. Potremmo concludere che la battaglia per sconfiggere l’ipertensione si vince innanzitutto con un peso corporeo regolare. Ma quale dobbiamo considerare un peso corporeo regolare? Basta tenere sotto controllo il girovita: per l’uomo non deve superare i 100 centimetri, per le donne gli 85 centimetri.
Farmaci
Premesso che contro la pressione alta sono determinanti stili di vita e alimentazione, ci sono casi per i quali i valori non rientrano nella norma neanche sistemando questi due aspetti decisivi. E allora, sempre e soltanto su indicazione del medico, si ricorre ai farmaci. Ormai le medicine efficaci per abbassare la pressione, e normalizzarla, sono tante, e vanno dagli ACE-inibitori ai Beta- bloccanti. La scelta va fatta sulla base delle decisioni del medico che potrà valutare indicazioni per la migliore terapie ed eventuali controindicazioni, e poi scegliere il farmaco più adatto. La cosa sicura, qualsiasi sia il medicinale selezionato e prescritto, riguarda i tempi. La cura farmacologica dell’ipertensione sicuramente dura anni, ma in diversi casi può durare anche per tutta la vita. Ma così almeno si evitano guai peggiori.
Prevenzione
Per combattere l’ipertensione è fondamentale:
- Ridurre notevolmente il consumo di sale, vero e proprio nemico per chi soffre di questa patologia. In ogni caso, non bisogna superare i 5 grammi di sodio al giorno, stando attenti a quello nascosto nei cibi
- Mangiare regolarmente frutta e verdura, pesce, cereali integrali e frutta secca
- Evitare, per quanto possibile, lo stress e contrastarlo con esercizi rilassanti
- Muoversi con continuità, dai 30 ai 60 minuti al giorno. Basta anche passeggiare, andare in bici e fare le scale a piedi
- Non fumare: la sigaretta è una nemica della pressione e una boccata di fumo, anche passivo, immediatamente fa alzare i suoi valori
- Diminuire in modo sostanziale il consumo di alcolici e superalcolici
- Effettuare controlli medici periodici in modo da tenere sotto controllo il proprio stato di salute. E in ogni caso, ogni tanto, fate un’auto misurazione della pressione, in casa o in farmacia
Anche alcuni specifici alimenti possono rivelarsi utili nel trattamento dell’ipertensione, anche se è comunque necessario il parere del proprio medico in modo da escludere eventuali complicazioni causate da alcune patologie come ad esempio diabete e ipertiroidismo.
Aglio
Favorisce la vasodilatazione e previene la formazione di trombi: è sufficiente includere uno spicchio di aglio al giorno nella nostra dieta per ottenere questi benefici. Senza contare che l’aglio svolge anche funzione antibatterica e ha effetti positivi sul colesterolo.
Avena
Contiene una grande quantità di fibra solubile in grado di abbassare i livelli del colesterolo cattivo che, a sua volta, può comportare un aumento della pressione.
Omega 3
Si tratta dei famosi acidi che svolgono una funzione protettiva sia per quanto riguarda l’apparato cardiovascolare sia per la pressione. Li trovate in una lunga serie di alimenti, a partire dal pesce, o anche in confezioni di olio di fegato di merluzzo, liquido o in pillole.
Cibi da evitare con la pressione alta
Visto che il sale è il principale nemico della pressione, le persone che soffrono di ipertensione devono stare piuttosto alla larga da cibi per loro natura salati. Pensiamo, per esempio, a tutti insaccati. Ma a questi bisogna aggiungere anche i formaggi stagionati, gli snack, le salse ricche di grassi. Attenzione anche ai fritti e soffritti. Sono piccoli sacrifici, ma farli ne vale la pena per la nostra salute.
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