Junker: l’app per non sbagliare la differenziata

Un database di 1 milione e 800mila prodotti. Per non restare intrappolati nella giungla di 34 regolamenti diversi per la differenziata

COME FUNZIONA JUNKER

Dubbi su come fare la raccolta differenziata? Arriva Junker, l’app intelligente che riconosce i prodotti e spiega all’utente come smaltirli. Nello specifico, questo strumento con una semplice foto ci aiuta a conoscere nel modo più dettagliato possibile tutte le normative del luogo in cui ci troviamo riguardo le differenti tipologie di rifiuti da gettare.

JUNKER APP

Un aiuto prezioso, in quanto uno degli elementi che più disincentiva la raccolta differenziata, è la differenza di regole, colori dei bidoni e norme, da un comune all’altro. Anche a pochi chilometri di distanza. In Italia ci sono 34 diverse modalità di raccolta differenziata, che cambiamo anche tra città confinanti e persino all’interno di uno stesso centro urbano, da un quartiere all’altro. Il rischio caos e disorientamento per i cittadini è altissimo.

COME FUNZIONA JUNKER

Il download dell’app è completamente gratuito e il funzionamento è semplicissimo: l’utente, una volta scaricata l’app, si geo-localizza e può procedere, a quel punto, a scansionare i prodotti tramite fotocamera. Una volta identificato il codice a barre, l’app dirà come effettuare il corretto smaltimento del rifiuto, a seconda del comune di riferimento. Junker infatti è in grado di identificare le diverse tipologie che compongono lo scarto, grazie ad un database interno. L’app interpreta anche i simboli della raccolta differenziata: è sufficiente inquadrare il simbolo nel rettangolo indicato, e l’applicazione sarà in grado di riconoscerlo indicando il corretto smistamento.

JUNKER E RACCOLTA DIFFERENZIATA

In pochi anni di attività Junker ha tagliato diversi traguardi interessanti. Innanzitutto il suo database è arrivato a un milione e 800 mila prodotti. Poi i tre fondatori, Benedetta De Santis, Giacomo Farneti e Todor Petkov, sono riusciti, partendo da Bologna, a portare il progetto in 1.800 comuni italiani. Infine, la app è stata tradotta in dodici lingue ed è entrata nel libro bianco per le buone pratiche sull’ecologia a livello europeo.

Il database di Junker è molto ampio e conta ad oggi un milione e mezzo di prodotti mappati; inizialmente i prodotti riconosciuti erano fra i 10 e i 20 mila, poi, grazie all’aiuto dei cittadini che hanno segnalato via via sempre più codici, la rete si è espansa. Anche gli utenti sono andati sempre più ad aumentare ed oggi se ne contano oltre un milione in tutta Italia, che conoscono l’app soprattutto grazie al passa parola continuo.

L’idea di Junker nasce a Bologna da un gruppo di informatici che hanno voluto rispondere a un bisogno pratico: fare correttamente la raccolta differenziata. I dati del 2017 parlano chiaro: in Italia il 55,5 % dei rifiuti viene differenziato, di cui il 66,2% al Nord, il 51,8% al Centro e il 41,9% al Sud. Junker può aiutare a portare queste percentuali molto più in alto, migliorando la sinergia fra cittadini e comuni. Inoltre gli utenti riusciranno ad eviterete multe e sanzioni, ma innanzitutto daranno il loro prezioso contributo a tenere più pulita la strada dove vivono.

Junker app

PER APPROFONDIRE: Dove si butta il polistirolo?

I comuni, inoltre, grazie a Junker possono fornire finalmente ai cittadini un servizio informativo dettagliato rifiuto per rifiuto. Riuscendo a ridurre progressivamente la percentuale di indifferenziata, che inevitabilmente influisce anche sui costi di smaltimento.

L’app, infine, può essere utilizzata anche da utenti stranieri: è infatti disponibile in 9 lingue, fra cui italiano, inglese, tedesco, francese, cinese, russo, rumeno, ucraino e bulgaro. Utilizzo che non è precluso fuori dal proprio comune, per avere le informazioni disposte da un’altra amministrazione è sufficiente effettuare nuovamente la geo-localizzazione.

In conclusione, una delle funzioni importanti di Junker è rendere attivi i cittadini, i quali, non solo possono conoscere il corretto smaltimento dei propri rifiuti, aggiornare l’app e diffondere sempre più il suo utilizzo, ma possono anche segnalare rifiuti abbandonati e discariche abusive; la foto geo-localizzata arriva al gestore della raccolta, che così può provvedere alla bonifica. Questo consente di mantenere ambienti urbani puliti e decorosi.

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