Kumquat: proprietà, usi e controindicazioni

Antinfiammatorio, rinforza le ossa e il sistema immunitario. Il mandarino cinese aiuta anche a dormire

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Allegro, facile da coltivare e da mangiare. Il kumquat, noto anche come mandarino cinese, il cui vero nome è Citrus japonica, è un agrume con significative proprietà nutrizionali, capace di regalarci importanti benefici per la bellezza. Oltre che la ridente avvenenza della pianta. Il kumquat è un piccolo albero da frutto che proviene dal sud est della Cina. Il suo nome botanico è “Fortunella” è viene coltivato per scopi essenzialmente ornamentali. Esistono due tipi di kumquat, quello ovale, di origini cinesi, con arbusti epicicli, rami spinosi e fiori riuniti in piccole infiorescenze, che spuntano tra luglio e settembre; il kumquat rotondo, che viene dal Giappone, con foglie più piccole e frutti tondeggianti, giunto in Italia vent’anni fa è diffusosi enormemente, data la bontà dei suoi frutti. Il kumquat è assai resistente ai climi rigidi, può essere coltivato anche in zone dove faccia freddo, non solo in quelle dove il clima sia mite. Se coltivato a Nord, meglio farlo in vaso, così da poterlo coprire con un telo ed eventualmente spostarlo in una zona meno fredda, quando, in autunno, la temperatura si abbassa. Nonostante sia di piccole dimensioni, il kumquat è assai produttivo e servono davvero poche piante per avere tanti frutti, che sono arancioni, gialli o verdi, simili alle arance ed hanno una forma ovale. Il kumquat oggi viene coltivato in tante parti del mondo.

Il mandarino cinese

Il kumquat è conosciuto anche come “mandarino cinese” e la sua forma di albero in miniatura è perfetta per ornare la casa, creando angoli verdi anche su un balcone non troppo grande. La differenza più evidente che vi è tra il mandarino cinese e le altre piante di agrumi, è che il primo ha una buccia commestibile. Questa è dolce, mentre la polpa interna ha un sapore acidulo. Il mandarino cinese resiste al freddo e durante l’inverno va in letargo. In questo periodo, i suoi frutti maturano ma non vengono prodotte nuove gemme. Se posto in balcone, il mandarino cinese va tenuto in una zona ombreggiata, lontano dal vento e dal freddo intenso. Con l’arrivo delle gelate, è d’uopo coprirlo con un “tessuto non tessuto”, anziché spostarlo dentro casa.

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Valori nutrizionali

Il mandarino cinese è una buona fonte di alfa carotene, di Omega 3 ed Omega 6, di beta-criptoxatina, luteina, zeaxatina e tannini. In 100 gr di questo frutto contiamo 71 calorie e anche:

  • 1,88 g di proteine
  • 0,86 g di lipidi
  • 6,5 g di fibre
  • 43,9 mg di vitamina C
  • 0,429 mg di niacina
  • 0,208 mg di acido pantotenico
  • 0,15 mg di vitamina E
  • 0,090 mg di riboflavina
  • 0,037 mg di tiamina
  • 0,036 mg di piridossina
  • 17 µg di folati
  • 290 UI di vitamina A
  • 186 mg di potassio
  • 62 mg di calcio
  • 20 mg di magnesio
  • 10 mg di sodio
  • 0,86 mg di ferro
  • 0,17 mg di zinco
  • 0,135 mg di manganese
  • 0,095 mg di rame

Benefici

Vediamo insieme quali sono i benefici del kumquat sull’organismo umano:

  • Il kumquat contrasta la presenza di batteri e microbi ed ha un effetto antinfiammatorio
  • Siccome è pieno di potassio, questo frutto regola la pressione del sangue.
  • Il kumquat è ricco di vitamina A che previene la cataratta
  • Il consumo di kumquat aiuta ad impedire l’insorgere del colesterolo cattivo.
  • Siccome è ricco di vitamina C, il mandarino cinese combatte i radicali liberi e riduce l’invecchiamento cellulare dei tessuti. Inoltre, ha un effetto antitumorale.
  • In questo frutto vi sono calcio, ferro e manganese che rafforzano le ossa ed il sistema immunitario.
  • La presenza di flavonoidi che hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, assicura la protezione dalle malattie cardiache
  • Il kumquat ha un effetto battericida contro la listeria e lo stafilococco, specialmente se il suo estratto viene diluito in acqua.
  • Questo frutto, grazie alla grande quantità di fibre, aumenta il senso di sazietà, ha un enorme potere idratante e poche calorie. Inoltre, contiene la poncirina, che è un flavonoide capace di bloccare la crescita delle cellule adipose.
  • Il kumquat migliora il riposo notturno.
  • Il suo olio essenziale è un ottimo antidepressivo.
  • Ha un’azione diuretica e lievemente lassativa.

Usi in cucina

Il kumquat può essere adoperato sia per la preparazione di ricette salate che dolci. In pasticceria, è ingrediente ottimo per budini, gelati, panna cotta e per arricchire dolci farciti con il cioccolato o la ricotta. Il kumquat viene usato, con tutta la buccia, per la preparazione di deliziose marmellate di agrumi misti oppure per realizzare una buona salsa agrodolce, molto amata nei paesi orientali. Tale salsa, condisce pesce, carne e insalate. In queste ultime, il kumquat può essere inserito crudo, tagliato a spicchi.

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Quanti kumquat si possono mangiare in un giorno?

Anche se ha un sapore aspro, il mandarino cinese, pur non essendo particolarmente “zuccherino”, possiede zuccheri semplici che devono essere costumati con moderazione. Dunque, anche se utile contro la glicemia alta, il consumo del mandarino cinese deve essere rapportato alle esigenze di ogni singolo individuo. È opportuno evitarlo dopo un pasto ricco di carboidrati. Meglio se mangiato a colazione o se considerato uno spuntino da consumare lontano dai pasti.

Controindicazioni

Il kumquat contiene l’acido citrico e, dunque, non andrebbe consumato da chi soffre di ulcera gastroduodenale, reflusso gastroesofageo e gastrite. Inoltre, va evitato se si è soggetti allergici oppure in gravidanza. Il kumquat, inoltre, può interferire con alcuni medicinali come ad esempio le statine, che sono impiegate per inibire la sintesi del colesterolo endogeno, oppure il buspirone, che è un farmaco ansiolitico che cura gli stati d’ansia. Quindi, se si è sotto una qualunque terapia farmacologica, prima di mangiare i mandarini bisogna rivolgersi al proprio medico.

Come coltivare il kumquat

Il kumquat fiorisce in estate e in autunno produce i suoi frutti. Da marzo fino a novembre può anche stare fuori, godendo del sole. In inverno, invece, specialmente se si vive in zone fredde, è meglio metterlo in una serra oppure sotto una veranda, evitando di trasferirlo dentro casa. Il kumquat non ama il vento. Va innaffiato solo quando il substrato sia asciutto ma bisogna evitare i ristagni, che marciscono la pianta. Per la sua crescita ottimale, va usato un mangime adatto agli gli agrumi. Se lo si coltiva in vaso, il terriccio ideale è quello specifico per agrumi. Il kumquat va poi rinvasato ad anni alterni, in contenitori che siano sempre più larghi e profondi. In inverno, se non fa molto freddo, lo si protegge con un velo di “tessuto con tessuto”, come già detto, altrimenti lo si sposta in un ambiente che sia luminoso e fresco.

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