Ogni mattina, alle prime luci dell’alba, milioni di forni in Italia alzano le serrande. La sera svuotano il locale dal pane invenduto e preparano le pagnotte per il giorno successivo. Lo fanno per 365 giorni l’anno. Ma dove finisce tutto quel pane rimosso? Davvero bastano le donazioni alle mense dei poveri, per evitarne lo spreco che in alcuni casi supera il 30 per cento della produzione? L’associazione Io Potentino Onlus ha pensato a un metodo innovativo per rimetterlo in circolo: trasformare il pane in birra.
LA 166 BIRRA ANTISPRECO
Dalla collaborazione con il birrificio Basilisca di Potenza nasce così “LA166”, la prima birra lucana prodotta utilizzando parte del pane recuperato dalle attività di produzione e distribuzione. Prende il nome dalla legge Nazionale 166/2016, la famosa legge “Gadda”, nata con lo scopo di ridurre gli sprechi alimentari e di altri prodotti in ogni loro fase. Il risparmio di questo classico caso di economia circolare è davvero enorme: con 15 chili di pane avanzato si possono fare circa 600 bottiglie di birra da 33 cl. Un’enormità, se ci pensate.
LEGGI ANCHE: Agricola Moderna, la coltivazione diventa verticale. Meno 95 per cento di acqua e 98 per cento di suolo
BIRRA BUONA COME IL PANE
La nuova 166, “buona come il pane”, fa il suo debutto a Potenza con una degustazione ad hoc, per celebrare una delle poche birre in Italia ad usare un’antica ricetta babilonese a base di pane. La birra però è solo il primo prodotto ad inaugurare un’originale dispensa antispreco, un vero e proprio esempio di economia circolare che racconterà e diffonderà prodotti alimentari utilizzando le eccedenze del cibo. Il marchio rientra poi nel più ampio progetto dei Magazzini Sociali, attivo nel capoluogo lucano da dicembre 2014 e, da quel momento, sempre impegnato nella lotta allo spreco alimentare di alcune attività commerciali, alla povertà e al disagio sociale delle fasce più deboli della popolazione, raggio d’azione che si è poi allargato con l’emergenza sanitaria da Covid-19. I Magazzini Sociali funzionano come gli Empori solidali, e consentono di aiutare famiglie e singole persone spesso completamente abbandonate anche dai servizi sociali sul territorio.
POTENTINO ONLUS ECONOMIA CIRCOLARE
La birra 166 è disponibile per la distribuzione nei vari esercizi commerciali del territorio, ma sarà anche reperibile attraverso un apposito canale di e-commerce personalizzato e dedicato. I prezzi sono questi: 3 birre 10 euro, 16 birre 50 euro. Tutti i proventi saranno ovviamente destinati al progetto Magazzini Sociali. In questo modo ambiente, inclusione sociale e innovazione si tengono per mano, attraverso una birra che, come recita l’etichetta accuratamente realizzata dall’agenzia grafica e di comunicazione Universosud, “mette in rete solidarietà, sostenibilità ed eccellenze del territorio lucano, per portare nella tua casa prodotti alimentari che aiutano famiglie in difficoltà e fanno bene al nostro pianeta”.
Foto tratta dalla pagina Facebook di Io Potentino Onlus
TRE PROGETTI DA CONOSCERE:
- H2Agro, dalla ricerca italiana un progetto per eliminare gli sprechi di acqua in agricoltura
- Recuperare, riutilizzare, rigenerare: a Motta di Livenza un’ex discarica diventa un parco pubblico
- Quid, donne fragili che riciclano tessuti. Con un marchio da oltre 3 milioni di fatturato
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.