La cacciata degli imballi

Il Comune di Cesano Boscone (MI), ha organizzato un convegno culturale su un nuovo stile di vita eco sostenibile, che, recuperando il lavoro svolto nei vari ambiti di innovazione ed eco sostenibilità, promuoveva il consumo consapevole, ed uno stile di vita improntato alla “Cacciata degli imballi”. La serata “la cacciata degli imballi” è una parte del […]

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Il Comune di Cesano Boscone (MI), ha organizzato un convegno culturale su un nuovo stile di vita eco sostenibile, che, recuperando il lavoro svolto nei vari ambiti di innovazione ed eco sostenibilità, promuoveva il consumo consapevole, ed uno stile di vita improntato alla “Cacciata degli imballi”.

La serata “la cacciata degli imballi” è una parte del nostro progetto culturale  e che mira alla sostenibilità ambientale. Cosa intendiamo con progetto culturale? Non si tratta solo di “fare cose” facendole cadere dall’alto, ma, ed è questo il metodo in cui crediamo, fare insieme con i cittadini, fare insieme con gli altri.

Solo informando, coinvolgendo, divulgando, perseverando nelle buone pratiche, facendo sentire tutti ed ognuno parte di un progetto si può mirare a stabilizzare come costume di vita i modelli di buone pratiche proposti.

E’ stato anche grazie  alle risposte positive della gente e alla loro perseveranza che i progetti  proposti si sono trasformati in chiari successi.

La serata ha visto la presenza del vice presidente del Wwf Lombardia Piermario Biava, il past president dell’Ordine degli Psicologi Robert Bergonzi, Renata Galanti per conto dei Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole. Coordinatore della serata è stato il prof. Sergio Angeletti.

In questa occasione è stata anche allestita una mostra dell’artista Riccardo Bonfadini dall’originale e esplicativo titolo “Fossili industriali”. La mostra tratta di opere Pop create con l’utilizzo di Shopping Bags (Sacchetti di plastica). L’idea è di Riccardo Bonfadini, cremonese classe 1971, è quella di elevare le shopping bags a protagoniste dell’opera d’arte. Innanzitutto decontestualizzandole, poi trasferendole su una tela, chiudendole dentro barattoli in pvc, bloccandole per l’eternità, ancora piene di prodotti, sotto teche di plexiglass trasparente. La borsina della spesa diventa così un insolito reperto archeologico, un monito perenne per le generazioni future, un fossile ante litteram della cultura industriale.

La serata è stata uno stimolo collettivo alla riflessione su ciò che ognuno di noi, nel suo piccolo, nel suo quotidiano, può fare per la salvaguardia dell’ambiente, per preservare il nostro pianeta che ci è stato affidato dai nostri padri perché lo consegnassimo ai nostri figli. Durante la serata è stato distribuito un libretto dallo stimolante titolo la spesa consapevole – insieme per produrre meno rifiuti” nel quale sono stati raccolti suggerimenti e proposte per consumare meglio producendo un impatto minimo sull’ambiente.

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