Rita Ebel, la “nonna dei Lego”. Costruisce rampe per disabili con i mattoncini colorati

62 anni, in sedia a rotelle da 25: per sensibilizzare la sua città e il mondo sulle barriere architettoniche si è messa a fabbricare rampe portatili e colorate fatte di Lego e 8 tubetti di colla. Pronte all'uso e molto allegre

la nonna dei lego

Coloratissime, portatili, divertenti. E, soprattutto essenziali. Per questo Rita Ebel, energica 62enne tedesca di Hanau, città tedesca sul fiume Meno, 25 km ad est di Francoforte, ha deciso di unire la sua passione per i mattoncini colorati alla volontà di abbattere le barriere architettoniche della sua città.

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LA NONNA DEI LEGO

In carrozzina da 25 anni in seguito a un incidente d’auto, infatti, ha sempre sentito la necessità di non essere limitata nei suoi spostamenti in sedia a rotelle, cosa che puntualmente avveniva durante le sue passeggiate per via di piccoli dislivelli, scalini e gradoni all’ingresso di negozi, marciapiedi, bar, ristoranti e servizi vari della sua città. Dopo tanti anni passati a sensibilizzare l’amministrazione della città e i negozianti sul bisogno di rimuovere le barriere di accesso per chi è in sedia a rotelle dotandosi, quando possibile, di apposite rampe, ha deciso, un anno fa, di costruirle da sola. Per farlo senza troppe competenze tecniche, ha scelto di utilizzare soltanto mattoncini Lego e colla.

Un gesto doppiamente utile: a livello pratico, in quanto le rampe possono essere facilmente spostate, adattate e gestite in autonomia da chi è in carrozzella o dai gestori dei locali e dei negozi, e a livello simbolico. Allegre e particolari come sono, infatti, si notano immediatamente, gettando una luce sul fenomeno delle barriere architettoniche e degli spostamenti difficili per le sedie a rotelle. Non nascondendo il problema ma evidenziandolo a colori, che sia per via di un bambino che tenta di prendere i mattoncini o un adulto che vuole fotografare questi piccoli capolavori di ingegno e creatività.

la nonna dei lego

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RAMPE PER DISABILI CON I LEGO

Rita Ebel ha un collaboratore d’eccezione, suo marito, che non ha mai smesso di sostenerla da quando, a 37 anni, è rimasta vittima di un terribile incidente stradale. La aiuta anche con la costruzione delle rampe, che richiedono per ognuna centinaia e centinaia di Lego e circa 8 tubetti di colla forte. In città la chiamano “la nonna dei Lego”, ma il suo progetto è pensato per non fermarsi ad Hanau: le sue rampe fatte di mattoncini colorati sono pensate per essere ordinate e richieste, persino fatte su misura, e ne ha già spedite alcune nelle vicine Austria e Svizzera. Resta da abbattere un’altra barriera, però: il prezzo dei mattoncini, davvero proibitivo vista la quantità che ne serve per costruire una sola rampa. Per ovviare al problema, Rita si affida alle donazioni di chi vuole disfarsi delle piccole costruzioni per bambini, e chi vuole invece donare denaro per acquistarli. A tal proposito, in un’intervista al Daily Mail, dichiara: «La sfida più difficile è riuscire a procurarsi i mattoncini, perché molte famiglie non possono sopportare l’idea di separarsene, quindi dobbiamo fare affidamento sulle donazioni per poterli acquistare».

La nonna dei Lego e le sue foto allegre, che evidenziano come la disabilità motoria possa battere stigma e isolamento, sono diventate virali, e in altri Paesi hanno deciso di emulare le sue rampe portatili e creative. Rita ne è felice, come è soddisfatta di aver raggiunto il suo scopo: «Vorrei cercare di sensibilizzare un po’ di più il mondo sugli spostamenti senza barriere perché può succedere a chiunque di ritrovarsi all’improvviso su una carrozzina, com’è capitato a me – prosegue nella sua intervista- I colori vivaci delle rampe risaltano e che si tratti di bambini che tentano di estrarre i mattoncini o di adulti che prendono il telefonino per fare le foto, nessuno può passare accanto a queste costruzioni di Lego senza dare almeno un’occhiata».

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratte dalla pagina Facebook Die Lego Oma)

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