Una straordinaria mappatura dello stato delle foreste sulla Terra. È il risultato raccolto in 12 anni di lavoro di un team di università americane assieme a Google. Per la creazione del database, sono state utilizzate più di 650.000 immagini riprese dal satellite americano Landsat 7 tra il 2000 ed il 2012.
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Alla ricerca, che è stata pubblicata il 15 novembre sulla rivista Science, hanno partecipato scienziati dell’Università del Maryland, Google, la State University di New York, il Centro di ricercaWoods Hole, il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) e la South Dakota State University. Fondamentale l’aipporto di Google Earth, che ha riprodotto i modelli matematici sviluppati all’Università del Maryland per analizzare i dati dei satelliti Landsat.
LO STUDIO
Il risultato è la prima mappa ad alta risoluzione di tutte le foreste della Terra che sono andate perse e di quelle che sono nate. Un lavoro che permetterà di comprendere meglio i cambiamenti delle foreste. «Questa è la prima mappa sui cambiamenti globali delle foreste coerenti e pertinenti anche a livello locale» spiega Matthew Hansen dell’Università del Maryland e principale autore dell’articolo. «Le perdite o gli utili della copertura forestale sono importanti per l’ecosistema. Influiscono su molti fattori tra cui, la regolazione del clima, lo stoccaggio del carbonio, la biodiversità e le risorse idriche. Fino ad ora però non vi era stato alcun modo di ottenere dati accurati, basati su immagini satellitari e prontamente disponibili sia a livello locale che su scala globale».
I RISULTATI
Il nostro pianeta tra il 2000 ed il 2012 ha perso 2,3 milioni di chilometri quadrati di foreste e ne ha guadagnati circa 800.000. Nel mondo ci sono quindi 1,5 milioni di km² di foreste in meno. In dodici anni è sparita un’area boschiva grande quanto cinque volte l’Italia.
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Le maggiori perdite di foreste sono avvenute in Alaska, Canada e nella Siberia orientale. Altre perdite considerevoli si sono verificate ai margini meridionali dell’Amazzonia, nelle foreste tropicali di Sumatra e del Borneo tra Indonesia e Malaysia, in Australia sud-occidentale. I maggiori incrementi forestali sono stati registrati negli Stati Uniti sud-orientali e in Cile. In Europa le foreste sono rimaste sostanzialmente invariate.
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