La Puglia di Vendola: sprechi e nuovi dirigenti

C’è qualcosa che non quadra tra la narrazione della buona politica di Nichi Vendola ed i suoi metodi di governatore della Puglia. L’inviato del Sole 24 Ore Mariano Maugeri è andato a spulciare sullo spoil system pugliese, voluto da Vendola, e ha scoperto molti sprechi e molte lottizzazioni ai vertici della macchina regionale. Per prendere […]

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C’è qualcosa che non quadra tra la narrazione della buona politica di Nichi Vendola ed i suoi metodi di governatore della Puglia. L’inviato del Sole 24 Ore Mariano Maugeri è andato a spulciare sullo spoil system pugliese, voluto da Vendola, e ha scoperto molti sprechi e molte lottizzazioni ai vertici della macchina regionale. Per prendere in mano il controllo blindato della Regione, infatti, Vendola si è inventato una nuova figura al vertice della piramide burocratica: il dirigente di area.

Otto super dirigenti, a metà strada tra il politico e il tecnico, nominati direttamente da Vendola e chiamati dall’esterno (eppure la Puglia ha già 90 dirigenti regionali) con incarichi che scadono al termine del mandato del governatore. Dirigenti ad personam, insomma. Il dirigente di area non fa parte della pianta organica, risponde direttamente all’assessore e al governatore, ed è lui che seleziona il dirigente di settore, quello con il potere di firma, poi nominato attraverso una delibera della giunta. A sua volta il dirigente di servizio sottopone al sì del dirigente di area i nomi dei suoi sottoposti.

I criteri? Piuttosto opachi, e comunque riconducibili a un evidente obiettivo: un controllo militare della macchina burocratica. I costi? Censurati dalla Corte dei Conti che ha fatto notare come una regione in rosso fisso abbia assunto, sotto la gestione di Vendola, 125 dipendenti e dirigenti a tempo indeterminato, e abbia stipulato contratti di collaborazione per un importo pari a 2,5 milioni di euro. E’ questa la buona politica dello spoil system firmato da Nichi Vendola?

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