Lavori green più richiesti in Italia

Ingegnere ambientale, bioinformatico, cuoco sostenibile, ecco tutte le professioni green che piacciono al nuovo mondo del lavoro. E come formarsi

Lavori Green

Cosa sono i lavori green

Si tratta di lavori che un rapporto diretto con la sostenibilità e con la lotta agli sprechi. E sono sempre più richiesti sul mercato: opportunità sia sul piano della formazione sia per quanto riguarda l’occupazione. I lavori green sono la nuova frontiera professionale dell’immediato futuro (e del presente). Secondo il rapporto GreenItaly della Fondazione Symbola e di Unioncamere, ben 3,1 milioni di italiani lavorano in ambito green e 432mila imprese hanno investito sulla Green Economy negli ultimi 5 anni. D’altronde il rispetto dell’ambiente non è più “di nicchia” ma un’urgente necessità ed è in questa direzione che va anche il mondo del lavoro.

Ingegnere ambientale

Si tratta di una figura professionale che affronta e risolve le problematiche relative all’ambiente e alla sostenibilità, cercata soprattutto dalle società di rifiuti e di smaltimento, dalle imprese di costruzione, dalle società di ingegneria e dai servizi pubblici essenziali. La formazione prevede generalmente una laurea triennale in Ingegneria ambientale, suddivisa in due parti. I primi due anni più focalizzati sull’ingegneria applicata all’ambiente, il terzo anno incentrato su un percorso più personalizzato.

Meccatronico green

Meccanici ed elettrauti entro il 2023 devono diventare meccatronici, ovvero professionisti certificati chiamati a integrare le conoscenze tradizionali con l’elettronica e l’informatica. L’obiettivo? Rendere più efficienti i motori anche in termini di sostenibilità ambientale. Per diventare meccatronico la formazione è di tipo tecnico industriale a livello di istruzione superiore e universitaria.

Promotore edile di materiali sostenibili

Anche il mercato edilizio sta cambiando e una figura professionale sempre più necessaria è quella del promotore edile di materiali sostenibili. Che si occupa di rappresentare le imprese produttrici oppure di scegliere i materiali green all’interno dell’azienda per cui lavora.

Bioinformatico

Il bioinformatico gestisce ed elabora dati e processi biologici con l’ausilio dell’informatica. Generalmente lavora presso industrie farmaceutiche e chimiche, aziende che sviluppano software e banche dati a scopo scientifico, dipartimenti di ricerca e sviluppo. Per specializzarsi in questo ambito occorrono competenze di informatica applicata, biologia, biotecnologia, programmazione, ricerca e sviluppo, chimica biologica. Quindi il percorso di studi più adatto dovrà necessariamente includere materie di questo tipo.Cuoco sostenibile

Il cuoco sostenibile è specializzato in ambito green, quindi dovrà prestare particolare attenzione al tipo di prodotti che utilizza privilegiando produzioni biologiche e a chilometro zero, deve ridurre al massimo gli sprechi e puntare sul riciclo. Per quanto riguarda la formazione, deve conseguire il diploma di scuola alberghiera integrandolo con corsi e master in ambito biologico e ambientale.

Programmatore agricolo della filiera corta

Questa figura professionale deve pianificare e programmare i processi produttivi in base alla domanda locale, alle tradizioni culturali e gastronomiche e alla stagionalità dei prodotti. Individua anche mercati locali, reti di acquisto, integra le varie fasi che vanno dalla produzione alla commercializzazione. Per quanto riguarda la formazione, non esiste un percorso specifico ma sono consigliati studi in agraria.

Educatore ambientale

La formazione necessaria per diventare educatore ambientale è per il momento, in Italia, ancora vaga. Nel senso che non è previsto un percorso di studi specifico, sebbene persino il Ministero dell’Ambiente abbia definito questa figura professionale “uno strumento fondamentale per sensibilizzare i cittadini e le comunità a una maggiore responsabilità ambientale”. In questo caso l’ideale, per ora, è diplomarsi in una scuola scientifica o agraria, quindi proseguire con una laurea scientifica in agraria, biologia, scienze ambientali, geologia o scienze naturali. Anche la Facoltà di Scienze della formazione è consigliata per l’insegnamento, in particolare i corsi di laurea per educatori, anche ambientali.

Giurista ambientale

Il giurista ambientale non è per forza un avvocato e nemmeno un consulente, piuttosto un esperto legale per imprese e pubbliche amministrazioni. Offre sostegno sia per quanto riguarda la sostenibilità amministrativa che economica e ambientale. Non c’è un albo professionale dedicato a questo lavoro ma il percorso migliore da seguire è la laurea magistrale in Giurisprudenza. Consigliati i corsi di Diritto dell’ambiente e dell’energia.

Informatico ambientale

L’informatico ambientale è molto ricercato, la sua formazione da un lato coincide con quella dell’informatico tradizionale ma va integrata con competenze specifiche che gli consentano di lavorare in un’ottica sostenibile. Deve possedere competenze nell’ambito del green building.

Specialista in contabilità verde

Questa figura professionale offre indicazioni in materia contabile, fiscale e finanziaria legata alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Aiuta quindi a districarsi, per esempio, nel sistema degli incentivi, e tra le varie normative. Ovviamente deve possedere una formazione in ambito contabilità specializzandosi nel settore ambientale.

Muratore green

Uno specialista nell’uso di materiali sostenibili, come il legno, e anche un esperto di ristrutturazioni per mettere in efficienza energetica appartamenti, uffici, negozi.Il chuimico green invece si occupa di studiare bene lo smaltimento dei rifiuti industriali e di individuare le soluzioni alternative per ridurre sprechi, costi e impatto ambientale.

Esperto in gestione dell’energia (Ingegnere elettronico)

Un costo dell’energia è una componente decisiva per la produttività di un’azienda. Va abbattuto, attraverso lavori di efficientamento degli impianti, ma anche con un controllo quotidiano dei consumi e della gestione dell’energia.

Esperto del marketing ambientale

Una figura che entra nella gerarchia del settore commerciale: deve studiare le strategie più adeguate per sfondare nel mercato del green e dei prodotti riconoscibili come sostenibili. evitando qualsiasi pratica di greenwashing.
 

Certificatore della qualità ambientale

Una professione sempre più richiesta nel settore delle costruzioni e anche nella pubblica amministrazione, dalla quale dipendono le certificazioni.

Idrologisti

Sono professionisti che aiutano a evitare gli sprechi dell’acqua. Molto richiesti dalle aziende che hanno alti consumi e costi idrici. E sprecano tanta acqua che invece un esperto del settore è in grado di fare risparmiare.

Travel designer

Qui è il viaggio green a essere ben organizzato, in tutti i suoi dettagli. Un’avventura unica, su misura, con l’obiettivo di valorizzare i territori e dovunque ci siano iniziative orientate alla sostenibilità

Giuristi ambientali

La sostenibilità è sempre più oggetto di aggiornamenti dal punto di vista di leggi, norme e regolamenti. Motivo per cui i giuristi, che possono poi diventare avvocati e professori, esperti di ambiente sono sempre più richiesti.

Manager del riciclo

Una nuova figura sempre più richiesta dalle aziende per ottimizzare, e ridurre, i costi dello smaltimento. Specie nel settore della moda, il manager del riciclo è utile per capire come riutilizzare tutti gli scarti di stoffa e introdurre nella produzione criteri da economia circolare.

Architetto di paesaggi sostenibili

Molto richiesto dalle pubbliche amministrazioni che fanno sul serio in materia ambientale e urbanistica. Un professionista capace di disegnare spazi verdi e riqualificazioni urbane ispirate all’idea del rammendo e non della demolizione e di nuova cementificazione. Per diventare architetto di paesaggi sostenibili, esistono corsi di laurea e master specifici nelle università di Milano, Torino e Firenze.

Ricondizionatori tech

L’industria della riparazione e della rigenerazione è sempre più florida. Servono però tecnici specializzati, che siano in grado di garantire una cosa essenziale: che il prodotto rigenerato sia identico per caratteristiche e prestazioni a quello nuovo, salvo qualche differenza soltanto di natura estetica.

Chef sostenibili

Nell’universo della cucina la domanda di lavoro è sempre sostenuta. Ma anche qui la ricerca si orienta su figure professionali orientate alla nuova parola d’ordine della sostenibilità. Declinata anche nei piatti da preparare. Lo chef sostenibile cucina con materie prime a chilometro zero, evita piatti troppo grassi, usa frutta e verdura di stagione, innova ma rispetta la tradizione. E innanzitutto non spreca nulla. 

Come trovare un lavoro green

Per trovare un lavoro green esistono diverse strade e una di queste è Greenjobs.it, uno sportello web dedicato ai lavori verdi, lanciato dall’associazione Greenin People, fondata da un gruppo di ragazzi appassionati di ambiente e sostenibilità. Lo sportello sviluppa esattamente l’attività che dovrebbero fare i nostri Servizi per l’impiego, i noti Uffici di collocamento. E le richieste sono le più varie, si passa dal settore alimentare ai lavoratori specializzati nei progetti di software o nella creazione di strumenti informatici per la gestione di sistemi ambientali ed ecologici. Ma c’è spazio anche per mestieri tradizionali, di profilo artigianale, legati al green, e quindi al riuso e al non spreco di materiali e di scarti. E c’è spazio per eco-avvocati, esperti cioè in materia di legislazione ambientale, molto complessa e talvolta confusa. C’è lavoro, insomma, e i ragazzi di Greenjobs.it aiutano a trovarlo.

Oltre agli sportelli come questo, altre strade per trovare lavoro in questo ambito sono quelle per così dire tradizionali. Bisogna contattare le aziende di settore, a seconda del tipo di formazione, e proporsi.

Lauree green

L’intero sistema formativo si sta sempre più attrezzando per rispondere alla nuova domanda di lavori legati alla sostenibilità. Ma quali sono le migliori università green in Italia e come ci si accede? Le più antiche sono quelle di Bologna e di Firenze, le prime a proporre un corso di laurea triennale in Scienze ambientali. Quello di Bologna ha sede a Ravenna, con accesso libero (le iscrizioni si aprono nel mese di luglio) e prevede una formazione significativa in matematica e in fisica di base. Anche a Venezia, come a Ravenna, il corso di laurea in Scienze ambientali è triennale e si articola in tre percorsi: Scienza della società e del servizio sociale, Scienze ambientali, Chimica e Tecnologie sostenibili. Le prime due sono ad accesso libero, la terza a numero programmato.

Studi green

Alla Bicocca di Milano ci sono diversi indirizzi di studio legati alla sostenibilità, a partire dalla laurea in Scienze e tecnologie per l’Ambiente e in Scienze dei Materiali e Biotecnologie (a numero programmato). Poi esistono, sempre alla Bicocca, alcuni corsi di specialistica, come quello in Marine Sciences, dove in particolare si approfondiscono i temi del riscaldamento dei mari, degli effetti sulla barriera corallina, e dei guasti che derivano dalla plastica. Con tanto di corsi alle Maldive. Di nuovo conio, invece il corso di laurea triennale in Scienze e Politiche ambientali alla Statale di Milano, con cento posti disponibili ai quali si accede attraverso un test. Qui lo studio unisce le materia naturalistiche e scientifiche alle competenze giuridiche ed economiche, molto importanti considerando i continui aggiornamenti delle norme ambientali.

 

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