A Venezia la moda incontra l’ecologia: le “briccole”, i pali di quercia invecchiati nell’acqua della laguna, per indicare i canali, diventano gioielli e decorazioni preziose. L’idea è del laboratorio orafo Riva che ha realizzato un’intera collezione riutilizzando questi elementi tipici del paesaggio veneziano.
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RICICLO BRICCOLE DI VENEZIA
Da pali per ormeggiare le gondole a gioielli. La funzione delle “briccole” (in veneziano bricole) è infatti quella di guidare le imbarcazioni e segnalare la bassa marea. In genere ogni palo dura in media 5 – 10 anni, per poi essere sostituito ad avvenuta corrosione.
Perché quindi buttare via un elemento simbolo della laguna veneziana?
BRICCOLE DI VENEZIA
Così è nata la collezione Riva 1920 che vede anelli realizzati riutilizzando le briccole e altri oggetti creati invece con gli scarti provenienti dalla lavorazione di noce e rovere. Le applicazioni e gli elementi incassati sono realizzati invece con materiali interamente riciclabili come argento 925, oro e preziose pietre dure.
Ogni esemplare è un pezzo unico e la lavorazione è artigianale: non c’è stato alcun impiego di macchinari e il legno è stato trattato esclusivamente con olii di origine vegetale.
(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratta dal sito web di Riva 1920)
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