LE MAMME DEL BORGO –
Dieci mamme, che non hanno mai fatto le cuoche ma che ai fornelli sono delle star. La squadra delle “Mamme del Borgo” è formata da casalinghe fuoriclasse specializzate nei piatti della cucina tradizionale. A coordinarle Eleonora Bianchi – 31enne di Milano trapiantata in terra salentina, per amore, da due anni – che insieme ai tre amici Mattia Sansò, Agnese Dell’Abate e Giuseppe Ferrarese ha avuto l’idea di mettere in piedi il primo “ristorante diffuso” d’Italia.
RISTORANTE DIFFUSO –
Cosa vuol dire? Che che si mangia tutti insieme – e tutti vuol dire anche qualche centinaio di persone – per strada, in piazza, e che ci si serve delle deliziose pietanze direttamente sull’uscio della casa della mamma che per l’occasione ha preparato l’antipasto, il primo, il secondo o il dolce. Per partecipare si paga un ticket da 15 euro che prevede la consumazione di un pasto completo, portata dopo portata. Una sorta di cena itinerante, semplice e genuina, dove la convivialità è imprescindibile. “Ma non è una sagra – precisa Eleonora Bianchi – anzi sarà proprio questo il nostro layout, prossimamente. L’ambiente è molto più familiare di quello di una sagra: è piuttosto una grande cena dove la persona che viene a mangiare ha la possibilità di chiacchierare con le mamme, scambiarsi ricette, bere un bicchiere con loro a fine serata“.
“Abbiamo fatto quest’estate due cene esplorative con circa 200 persone l’una, e sono andate bene”, racconta a Non sprecare Eleonora Bianchi. “Le mamme per adesso sono 10, ma il numero può aumentare o diminuire in base alle loro esigenze. Quest’inverno lavoreremo al calendario degli eventi della prossima stagione (che partirà a maggio) e non è escluso che prepareremo un evento pubblicitario a Natale. Se lo realizzeremo lo annunceremo senz’altro sulla nostra pagina Facebook“, aggiunge.
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TRICASE PORTO –
Da non confondere con Tricase, un comune poco distante e più ampio, ci troviamo nella sua prima marina, Tricase Porto, un piccolo paese di 250 abitanti, all’interno del quale, proprio dietro il lungomare, c’è il borgo dei pescatori: è qui che si svolgono le cene delle Mamme del Borgo, nei quattro vicoli alle spalle alla litoranea. Non ci può sbagliare; la strada parallela al lungomare si chiama proprio “via Borgo Pescatori“.
Socialità, familiarità e genuinità sono le caratteristiche di un’idea che potrebbe diventare imprenditoriale. “Anche se è ancora tutto in progress – spiega l’ideatrice – abbiamo già avuto richieste dalle pro loco di alcuni comuni vicini: dobbiamo ancora discuterle ma ci piacerebbe estendere questo progetto anche ad altri comuni. Intanto l’obiettivo primario è la calendarizzazione degli eventi della prossima estate. Vorremmo mettere biglietti online sul sito (che presto sarà online), per esempio aprendo già a marzo le prenotazioni per giugno e agosto”.
FILIERA CORTA –
“A Milano, dopo la laurea in Beni Culturali, mi sono occupata di una piccola attività in cui trattavo prodotti di cascine e aziende agricole. Il cibo è sempre stato la mia passione e ora che mi sono trasferita in Salento punto sulle Mamme del Borgo, che usano solo prodotti a filiera corta, dal pesce freschissimo, alla frutta e alla verdura“.
Qualche volta cucini anche tu? “No, io non mi metto ai fornelli! Ma con Giuseppe, Agnese e Mattia curo l’organizzazione, la comunicazione, le relazioni con il pubblico e… la gestione delle mamme!”.
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