Storie al telefono, per non far sentire nessuno solo. L’idea di una libraia triestina con la passione per la lettura ad alta voce ha un non so che di poetico: proprio come nella raccolta di favole di Gianni Rodari, in cui un papà lontano, il ragionier Bianchi, racconta ogni giorno alle nove di sera, una favola al telefono alla figlioletta che fatica ad addormentarsi.
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LIBRI AL TELEFONO TRIESTE
Samanta Romanese, triestina, gerente di una libreria della catena Ubik proprio nel bel capoluogo friulano, ha una missione: quella di non far sentire soli i tanti anziani che , causa pandemia da Covid-19 e periodo natalizio, avvertono più di tutti i morsi della solitudine e dell’isolamento. Visto il periodo, la libraia Samanta ha deciso di leggere libri al telefono a chi ne fa richiesta, facendo affidamento sulle sue competenze e sulle cose di cui è circondata tutti i giorni, i libri e le storie, appunto. Ovviamente in modo del tutto gratuito e usufruendo della linea telefonica e dei libri della libreria in piazza della Borsa, in prestito per le ore necessarie per la lettura.
Nei giorni successivi al lancio, questa iniziativa è diventata virale sui social, e i nonni che hanno fatto richiesta delle storie al telefono sono stati tantissimi: da quando Romanese si è messa a disposizione il telefono della libreria di Samanta è incandescente e la casella di posta è pienissima. Non solo per le adesioni da parte di anziani soli, ma anche di tanti e tante che si sono proposti come volontarie e volontarie per leggere al telefono qualche bella storia che possa dare speranza nel futuro. Chi ha chiamato dall’Umbria, chi dalla Sardegna, ci sono giovani, anziani, lavoratori che vogliono partecipare nel loro tempo libero, pensionati, disoccupati. «La risposta è stata incredibile – afferma Samanta Romanese in un’intervista al quotidiano online Today – Alcuni mi hanno commosso quando mi hanno raccontato i motivi che li avevano spinti a mettere il loro tempo e la loro voce a disposizione degli altri» prosegue.
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LA LIBRAIA CHE LEGGE AL TELEFONO STORIE AGLI ANZIANI
Gialli, romanzi rosa, storici e biografie: ognuno può scegliere cosa vuole ascoltare. Viste le tantissime richieste e le tantissime disponibilità di volontari, la libreria ha deciso di organizzare chiamate a giorni alterni, della durata di 20 minuti, con un volontario o a una volontaria abbinati sempre allo stesso anziano, sia per scegliere insieme secondo i gusti, sia per aumentare l’effetto di confidenzialità, creando un rapporto vero e proprio, anche se telefonico. Nei mesi scorsi un’idea simile si era diffusa nei pressi di Madrid: a idearla, però una biblioteca.
«Come librai sentiamo l’esigenza di fare il nostro mestiere sul territorio, per restituire alla letteratura quel valore civile che crediamo debba avere. La libreria non è un negozio in cui uno va, acquista e basta. Quello si può fare anche online o in mille altri modi. Per noi la libreria è un presidio socio-culturale sul territorio e mai come adesso il tendersi una mano a vicenda è fondamentale e il modo con cui abbiamo deciso di farlo è attraverso ciò che facciamo tutti i giorni con il mondo che conosciamo, cioè i libri», racconta la gerente nella stessa intervista.
L’iniziativa Libri al telefono, però, vuole cercare di allargare il pubblico di anziani ai quali si rivolge, arrivando magari anche a chi non sa usare i social o i mezzi di informazione più moderni, oppure semplicemente è più timido o riservato per chiedere. L’iniziativa è assolutamente gratuita e senza scopo di lucro, ma ovviamente la libreria sta pensando di premiare i volontarie e le volontarie che hanno prestato la propria voce con un piccolo riconoscimento, a fine iniziativa o alla fine del percorso di volontariato.
(Immagine in evidenza tratta da Radio Sintony //Photocredits: Radio Sintony)
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