Liceo Volta a Torino no smartphone per i primi due anni di liceo

La scelta è stata fatta non per evitare distrazioni durante le ore a scuola. Ma per riaccendere la fiamma delle relazioni umane tra gli studenti

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Cellulari e smartphone vietati a tutti gli alunni nei primi due anni di studi al Liceo Volta di Torino. I ragazzi devono lasciare i loro dispositivi elettronici in appositi armadietti (sono stati acquistati dalla scuola per questo progetto) alle 8 del mattino, quando entrano in aula, e possono ritirarli alle 14,00, all’uscita della scuola. La decisione è stata approvata prima dal Collegio dei Docenti, poi all’unanimità dal Consiglio di Istituto.

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Come ha spiegato la preside del Volta, Maurizia Basili, la scelta no smartphone non è legata a un problema di distrazione (per quello basta la circolare del ministro Valditara che vieta l’uso dei cellulari in aula, anche per scopi didattici), ma da un problema di relazioni. L’uso compulsivo di cellulari e smartphone aveva portato i ragazzi del Volta a sprecare il loro tempo e il loro rapporto umano con gli altri compagni di scuola: restavano incollati agli apparecchi anche durante l’ora di ricreazione. Si isolavano, laddove la scuola è luogo di comunità e di relazioni. Da qui la scelta della linea dura e di trasformare il Volta in un liceo no smartphone. Anche i rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto hanno notato come negli intervalli gli studenti del biennio spesso non si alzano dai banchi e non escono dalla classe, tanto che gli studenti più grandi hanno spesso pensato che fossero impegnati in attività didattiche, svolte tramite i loro smartphone. 

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