Come si coltiva il ligustro

Produce piccoli fiori bianchi o gialli, molto profumati. In autunno arrivano invece le bacche che però sono velenose

Il ligustro (il nome scientifico è Ligustrum), appartenente alla famiglia delle Olecea, è un arbusto sempreverde o deciduo, che ramifica dalla base e assume un aspetto cespuglioso globoso. Originario dell’Asia, il lingustro è molto diffuso anche in Nord America, in Europa e in Italia e si presenta con foglie sono semplici, opposte, di forma ovoidale e lanceolata, molto coriacee, a margine intero. I fiori, di colore bianco o giallo e dal profumo intenso, sono disposti in pannocchie ovate, terminali ed erette, Fioriscono da aprile a giugno seguiti, in autunno, da bacche piccole, globose, dalla polpa oleosa, prima verdi e a maturità nere o blu scuro.

Esposizione e clima

Le specie di ligustro si adattano a qualsiasi tipo di temperatura e sopportano anche il freddo invernale. Tollerano tanto le esposizioni solari quanto le posizioni ombreggiate.  Grazie alla loro versatilità, queste piante sono considerate ideali per siepi e bordure.

Terreno e cure colturali

Non necessitano di un particolare substrato. Sopportano anche terreni aridi e calcarei. In caso di crescita stentata la fertilizzazione può essere praticata due volte l’anno (primavera ed estate) mediante un concime complesso. Ma di solito la crescita è robusta, e anzi l’unica controindicazione del lingustro è che si tratta di un arbusto tendente a schiacciare le piante che lo circondando, creando qualche problema all’ecosistema locale. La pianta può arrivare fino a 4 metri di altezza. 

Annaffiature

Nei periodi caldi annaffiare generosamente, soprattutto se la pianta vegeta su terreni sciolti. In generale, questo arbusto ha bisogno di un’irrigazione costante, ma moderata. Durante i periodi di siccità, potrebbe essere necessario irrigare l’albero più frequentemente. Tuttavia, è importante evitare l’irrigazione eccessiva, poiché questo può portare a problemi come la marciume radicale.

Potatura

Considerando la crescita così imponente, è bene programmare una regolare potatura annua del lingustro, da prevedere agli inizi della primavera.  Largamente in anticipo rispetto alla fioritura. L’importante è non rimuovere più del 20-30 per cento della chioma con un’unica potatura. 

Semina e fioritura

La propagazione avviene per seme o per talea. In questo ultimo caso si possono utilizzare sia talee semilegnose prelevate durante l’estate, sia legno, se asportate dalla pianta madre a fine estate-inizio autunno. La fioritura va da aprile a giugno. Bisogna essere molto attenti con le bacche, quando ci sono bambini e animali domestici: sono velenose. 

Un arbusto che purifica

Il lingustro ha una straordinaria capacità di purificare l’aria. Le sue foglie, infatti, sono in grado di assorbire una grande quantità di anidride carbonica e di rilasciare ossigeno, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria. Questa caratteristica lo rende un ottimo alleato per combattere l’inquinamento atmosferico, soprattutto nelle aree urbane.

Problemi e rimedi

Le piante di ligustro possono essere attaccate da insetti minatori che causano macchie, sul fogliame. In questo caso servono trattamenti con prodotti specifici. 

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