L’Europa è chiara: smettiamola di svendere alla Cina e al resto dell’Asia materie prime da riciclare. Teniamocele in Europa e avviamo un ciclo virtuoso di recupero come perno della Green economy: l’industria del riciclo può davvero risollevare l’economia europea.
L’analisi è pesante e è contenuta nel Rapporto Earnings, jobs and innovation: the role of recycling in a green economy redatto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente EEA. Si legge che i ricavi dal riciclo sono elevati e veloci e reggono la botta della crisi che stiamo vivendo:
Dal 2004 al 2008 il fatturato delle sette principali categorie di rifiuti riciclabili è quasi raddoppiata arrivando a oltre 60 miliardi di euro nell’Unione europea. A causa di un calo della domanda e di prezzo delle materie prime durante la recessione economica il fatturato del riciclo è diminuito stabilizzandosi alla fine del 2008 e nella prima metà del 2009. Il recupero è però iniziato.
Il riciclo è una procedura particolarmente preziosa per assicurare la fornitura di risorse critiche come i metalli rari, essenziali per l’UE, pioniere di nuove tecnologie. Le importazioni di rifiuti di metallo prezioso in Europa sono aumentate del 50% tra il 2000 e il 2009 – l’unico gruppo di materiali riciclabili, che e cresciuto notevolmente durante questo periodo.
Tuttavia ne sprechiamo ancora troppi e dunque accanto al riciclo diviene necessario un uso più razionale e ragionato di queste risorse.
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