Sarà un Parlamento, in prevalenza, di riconfermati. Con molti uomini e poche donne, e una fascia di età concentrata tra i 40 e i 60 anni con i più giovani candidati in posizioni considerate impossibili. E’ questo il quadro che emerge da un’analisi della candidature per le elezioni politiche in programma alla fine di febbraio. Su 945 posti disponibili, tra Camera e Senato, ben 512 sono stati assegnato a deputati e senatori uscenti. Ma non basta. Alla categoria dei “riconfermarti”, nonostante i tanti annunci di cambiamento nella compilazione delle liste, sono stati garantiti i posti in lista più sicuri, e dunque non correranno alcun rischio. Le scelte non sono omogenee nelle diverse coalizioni: il centrodestra, per esempio, che avrà un prevedibile ridimensionamento dei seggi, si presenterà con una squadra di ex, deputati e senatori, riconfermati. Niente spazio a facce nuove.
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Nel centrosinistra (dove ben 180 parlamentari uscenti sono stati riconfermati in posizioni blindate), invece, un certo rinnovamento sarà reso possibile dall’aumento dei seggi rispetto al voto del 2008. Quanto al Centro, mentre i candidati scelti da Mario Monti rappresentano una novità nel panorama del nuovo Parlamento, Udc e Futuro e libertà, i partiti guidati da Casini e Fini, invece hanno schierato ben 57 parlamentari uscenti in collocazioni blindate. Quanto all’età, resta molto alta, con una concentrazione nella fascia degli over 40 e con un piccolo trucco: i più giovani, come le donne, ci sono, ma non in posizioni sicure, e quandi sarà difficile vederli nel banchi di Camera e Senato. Conclusione: sul piano del rinnovamento le prossime saranno elezioni sprecate.
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