L’uomo non nasce egoista, e ha il gene dell’altruismo. La scoperta israeliana

Secondo le ricerche del laboratorio di Neurologia dell'università di Gerusalemme abbiamo il gene dell'altruismo. Così ad ogni gesto di generosità corrisponde una sensazione di benessere

gene altruista

Lo sapevate che l’uomo non nasce egoista? Anzi, ha il gene dell’altruismo. Lo sostiene il professor Reut Avinun, responsabile del dipartimento di Neurobiologia della Hebrew University di Gerusalemme. Secondo Avinun disponiamo di un «gene altruista», con tanto di etichetta, AvPR1A, che regola un ormone nel nostro cervello attraverso il quale a ogni gesto di altruismo corrisponde una sensazione di benessere fisico e persino di gioia.

legoismo è finito

GENE DELL’ALTRUISMO

Il professor Avinun è arrivato a queste conclusioni, nel suo laboratorio a Gerusalemme, dopo una serie di test, molto semplici ma altrettanto efficaci, su 136 bambini messi alla prova della scelta fra egoismo e altruismo. Uno alla volta, ognuno di loro è entrato in una stanza, attrezzata come l’aula di un asilo nido, dove ha trovato giocattoli e stickers e ha ascoltato l’invito dell’istruttore: «Puoi tenerli tutti per te, oppure donarne qualcuno a un altro bambino che non ne ha». A quel punto il bambino, senza né vedere né conoscere il coetaneo, possibile destinatario del suo gesto, ha dovuto fare uno sforzo d’immaginazione: riconoscere un altro, un noi, rinunciando a un pezzo di sé stesso, un io.

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GENE ALTRUISTA

Al termine dei test, ripetuti a distanza di mesi, la conclusione è stata la seguente: più dei due terzi dei bambini, senza distinzione tra maschi e femmine, hanno deciso di lasciare qualche giocattolo e qualche adesivo colorato ai compagni invisibili. E lo avrebbero fatto mossi da un istinto naturale all’altruismo, che risiede appunto nel gene AvPR1A, senza alcuna sollecitazione esterna, senza una particolare educazione ricevuta in famiglia oppure a scuola. E quando gli psicologi guidati da Avinun hanno domandato le motivazioni del gesto, la risposta piú frequente è stata: «L’ho fatto perché mi sento piú felice».

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