MAESTRO PIÙ BRAVO DEL MONDO
Il suo chiodo fisso è sempre stato uno solo: ridurre l’odioso “divario dei risultati”. Il gap che separa alunni ricchi da alunni poveri e che apre poi le porte a discriminazioni e diseguaglianze che rischiano di durare tutta la vita. Come fare? Nel rispondere a questa domanda Doug Lemov, insegnante con un master in Gestione aziendale ad Harvard, ha messo a punto un nuovo metodo di insegnamento, diventato popolarissimo, e non solo in America. Da questa esperienza è nato un libro “Teach like a champion” (Insegna come un campione), che negli ultimi cinque anni è passato per le mani di migliaia di docenti ed è entrato in centinaia di aule.
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NUOVO METODO INSEGNAMENTO
Il suo metodo di insegnamento si fonda sul fissare punti strategici in aula, che lui chiama “punti caldi“, dai quali osservare meglio i volti dei suoi studenti. Sorridere è fondamentale, così come il contatto visivo e il ritmo del parlato che deve accompagnare la lezione come un tamburo che batte il tempo. Gli studenti, infatti, si devono sentire parte dell’azione e non esclusivamente ricevitori di una lezione frontale. Nel suo libro Lemov spiega come spostarsi in classe e come richiamare gli alunni disattenti con il linguaggio non verbale, senza metterli in imbarazzo. Tecniche che una volta apprese, però, hanno bisogno di lunghe ore di pratica per diventare efficaci.
DOUG LEMOV
E pensare che all’inizio Doug Lemov non era un docente brillante. Invece di far appassionare i ragazzi, passava il suo tempo ad implorarli di fare silenzio. Poi un giorno un collega gli diede un consiglio: “se vuoi essere ascoltato rimani fermo. Se cammini in giro distribuendo fogli, sosteneva il maestro amico di Doug, sembra che le istruzioni non siano importanti. Per Lemov fu una rivelazione. Era proprio il genere di suggerimento di cui aveva bisogno. E se ne è accorto testandolo con successo nella sua classe. Dopo aver tratto beneficio dal consiglio del collega, ha deciso di andare in giro per il Paese per trovare tutti quei suggerimenti e quelle tecniche che possano essere utili agli insegnati come lui per rendere avvincenti le lezioni. Un modo per abbattere le barriere e ridurre il divario di risultati in tutti gli studenti, anche in quelli che, spesso, sono portati a far di meno o che hanno minori possibilità a disposizione. Per riuscirci, ha prima fatto una ricerca per scovare le scuole che ottenevano i risultati migliori con studenti poveri, poi, armato di videocamera, ha visitato le classi degli insegnanti migliori. In questo modo ha potuto categorizzare le tecniche migliori arrivando a quello che secondo lui, e anche secondo migliaia di altri insegnanti visto il successo raccolto dal libro, è la sintesi dei metodi più efficaci.
(Le foto sono tratte dalla pagina Facebook Teach Like a Champion)
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