“Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia”: a Roma, la mostra sui 70 anni di Magnum Photos

Un viaggio nei 70 anni di vita dell’agenzia attraverso immagini, reportage storici e documenti rari e inediti. La mostra, fino al 3 giugno 2018, presso il Museo dell’Ara Pacis

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MAGNUM MANIFESTO MOSTRA ROMA

La fotografia come testimonianza della realtà, come strumento in grado di immobilizzare l’attimo fuggente della notizia per consentire, a chi osserva l’immagine, di diventare testimone oculare dell’evento raffigurato.

Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia”: è per far questo che Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947 fondarono “Magnum Photos”, oggi una delle agenzie fotogiornalistiche più importanti al mondo.

L’epoca d’oro del fotogiornalismo quella di Capa e Bresson, quella della necessità di essere là dove i fatti accadono per cogliere l’istante decisivo della realtà. Anni importanti che ci hanno consegnato immagini oggi foto-simbolo della storia. I fotoreporter di Magnum hanno documentato guerre, tensioni sociali, le difficili condizioni di vita dei lavoratori immigrati, le persone comuni e i grandi della terra, fino ai giorni nostri, con i reportage sulle operazioni di soccorso dei migranti nel Mediterraneo e le immagini di una Nizza deserta e silenziosa il giorno dopo il terribile attentato del 14 luglio 2016 sulla Promenade des Anglais.

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Jonas Bendiksen: Abitanti di un paese nel Territorio dell’Altaj raccolgono i rottami di una navicella spaziale precipitata, circondati da migliaia di farfalle. Russia, 2000. © Jonas Bendiksen/Magnum Photos/Contrasto

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I 70 ANNI DELL’AGENZIA FOTOGIORNALISTICA MAGNUM PHOTOS

Immagini, reportage storici, documenti rari e inediti in mostra a Roma, fino al 3 giugno 2018, presso il Museo dell’Ara Pacis per celebrare i 70 anni di Magnum Photos.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, raccoglie parte del lavoro realizzato in 70 anni e ci permette di comprendere come “Magnum Photos” sia diventata un’agenzia leggendaria.

Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la prima si concentra sugli ideali di libertà, uguaglianza, partecipazione e universalismo che emersero dopo la seconda guerra mondiale; la seconda mostra la frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta, con uno sguardo particolare rivolto alle minoranze e agli esclusi; la terza, infine, si concentra sui mutamenti del mondo contemporaneo e i suoi pericoli.

I REPORTAGE DELL’AGENZIA FOTOGIORNALISTICA MAGNUM

Un percorso immersivo in cui approfondire il contesto in cui le fotografie sono state scattate attraverso proiezioni, copertine di riviste, articoli di giornali, libri.

Dal reportage umanista sui lavoratori immigrati di Long Island (New York), realizzato da Eve Arnold negli anni Cinquanta in cui ci mostra la quotidianità degli uomini, delle donne e dei bambini impiegati nei campi per raccogliere patate e le loro difficili condizioni di vita agli scatti delicati e commoventi dei piccoli mendicanti cileni, senza casa e senza diritti, immortalati per le strade di Santiago da Sergio Larrain. Immagini poetiche e, allo stesso tempo, struggenti, inquadrature ravvicinate che ci mostrano i bambini mentre vagabondano per le strade polverose della città o si raggomitolano l’uno sull’altro per dormire.

E ancora, la comunità afroamericana di Leonard Freed: le sue fotografie raccontano le ingiustizie subite e le lotte per i diritti civili; il reportage realizzato tra il 1956 e il 1973 da Erich Hartmann e che celebra il pane come bene condiviso e come tradizione universale in grado di unire i popoli; le toccanti immagini realizzate nel 1968 da Paul Fusco sul “Funeral Train”, il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel cimitero di Arlington, attraverso un’America sconvolta e addolorata.

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Paul Fusco: Il “Funeral Train” di RFK. USA, giugno 1968. © Paul Fusco/Magnum Photos/Contrasto

Un viaggio lungo settant’anni fino alla caduta del Muro di Berlino nel novembre del 1989 documentato da Mark Power e le immagini di un Mediterraneo tenebroso e incerto durante le operazioni di soccorso dei migranti documentate da Paolo Pellegrin.

La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.

(Photo credit immagine di copertina – Marc Riboud: Jan Rose Kasmir affronta la Guardia nazionale americana davanti al Pentagono durante una manifestazione contro la guerra del Vietnam, Washington DC, 1967. © Marc Riboud/Magnum Photos/Contrasto)

LA FOTOGRAFIA COME SPECCHIO DELLA REALTÀ:

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