Il mal di testa, conosciuto anche come emicrania e cefalea, è spesso sintomo di altre malattie e altri disturbi: febbre, raffreddore, colite, problemi all’apparato intestinale. Poi ci sono i mal di testa transitori, legati a uno stress e all’assunzione di alcuni farmaci. E ancora: il mal di testa cronico, quello che prima o poi arriva. Complessivamente, in Italia ci sono 26 milioni di persone che devono fare i conti con il mal di testa. Per loro esiste la proposta di un lungo elenco di farmaci, ma il problema, prima di sprecare soldi e salute ( di solito i medicinali per il mal di testa hanno diversi effetti indesiderati) si può provare ad affrontarlo anche con alcuni efficaci rimedi naturali.
Indice degli argomenti
I tipi di mal di testa
In particolare si distinguono tre tipi di mal di testa primari: emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo.
- L’emicrania si caratterizza per attacchi che possono durare poche ore così come alcuni giorni, consiste in attacchi acuti ad una metà del cranio e in genere è accompagnata da nausea, vomito, eccessiva sensibilità alla luce e ai rumori. Si tratta di un disturbo che compare spesso in età giovanile-adolescenziale e può avere una componente ereditaria.
- La cefalea tensiva invece colpisce generalmente durante l’età adulta, non ha origine ereditaria e può durare per settimane, mesi e addirittura anni. Rispetto all’emicrania, in questo caso il dolore è più diffuso in quanto interessa tutto il capo e nonostante tutto non interferisce con lo svolgimento delle attività quotidiane. Può essere provocata da forti tensioni, stress e nervosismo e il più delle volte si accompagna a stati d’ansia e depressione.
- Vi è poi la cefalea a grappolo che si manifesta attraverso attacchi di dolore molto intenso e localizzati all’orbita e alla tempia. Può essere accompagnato da lacrimazione e arrossamento degli occhi e gonfiore della palpebra corrispondente al lato del dolore. La durata degli attacchi è breve ma la loro intensità è talmente forte da provocare in chi ne soffre anche gesti estremi come fratturarsi una mano o rompere oggetti.
- Altra variante è poi la cefalea cronica in cui sintomi e intensità del dolore variano da paziente a paziente.
- L’emicrania con aura è la forma che comprende più sintomi visivi come flash, lampi di luce, puntini luminosi e macchie, o comunque abbassamenti della vista. Può essere davvero spaventosa per chi non ne ha sofferto prima, perché spesso porta con sé anche intorpidimento, formicolii e difficoltà nell’articolazione del linguaggio. Il mal di testa compare poco dopo l’aura.
- Infine, l’emicrania da ciclo mestruale è un malessere che le accompagna una volta al mese per tanti anni della vita, anche se conviverci può essere comunque difficile. Raggiunge infatti livelli di intensità fastidiosissimi, a volte invalidanti, ed è accompagnata ad altri stati dolorosi come il mal di schiena o dolori muscolari.
Un’ultima curiosità: l’emicrania può cronicizzarsi e diventare da un fenomeno episodico una sgradevole compagnia per più di quindici giorni consecutivi nell’arco di un mese. In questo caso è bene rivolgersi ad un medico competente o al centro cefalee della città, per vivere una vita libera dal dolore. Per spiegare che cosa accade nel cervello quando si produce l’aura, pensate a un sasso lanciato in uno stagno e all’onda concentrica che mano a mano si allarga. Allo stesso modo, dal lobo occipitale del cervello parte un’onda che si espande alla velocità di 2-3 millimetri al minuto. E il primo effetto dell’onda è la formazione di macchie nel campo visivo. L’emicrania con aura riguarda un quarto delle persone colpite da mal di testa, che in Italia sono il 12 per cento della popolazione.
Differenze tra emicrania e cefalea
L’emicrania e la cefalea non sono la stessa cosa. Per distinguerle correttamente bisogna partire dalla cefalea, un termine generico che indica qualsiasi tipo di mal di testa. A sua volta la cefalea, della quale ne esistono diversi tipi, si divide in due grandi gruppi. Cefalee primarie, nelle quali il mal di testa non dipende da altri problemi organici, e in questo gruppo rientra l’emicrania. Cefalee secondarie, che invece sono determinate da problemi organici che possono avere una diversa natura.
Le cause del mal di testa
Nella maggior parte dei casi alla base degli attacchi ci sono fattori emozionali, stress, digiuno, farmaci. Anche il relax dei giorni festivi dopo una settimana di intenso lavoro può determinare il mal di testa: la cosiddetta emicrania del weekend. Ma anche alcuni alimenti o alcune sostanze contenute in essi possono fare la loro parte. Tra quelli che possono indurre maggiormente il mal di testa in alcune persone, vi sono il glutammato monosodico contenuto nei dadi da cucina, i nitriti presenti negli insaccati, l’alcol, il cioccolato, la soia e i formaggi fermentati e stagionati. Ma incidono sul mal di testa anche i cambiamenti climatici, l’eccesso di caffeina e alcune essenze utilizzate per la preparazione dei profumi. Se il mal di testa dipende da uno stile di vita stressante provate a concedervi qualche momento in più per voi in modo da rilassarvi un po’. Recenti studi sulla cefalea tensiva hanno sottolineato l’ipotesi che alla base di questo problema possa esserci una predisposizione genetica a un’ipersensibilità nei confronti del dolore. In questo modo alcuni semplici stimoli vengono percepiti come dolorosi: si arriva perfino a dire di sentire del male appena pettinandosi i capelli.
Diagnosi
La diagnosi del più comune mal di testa con il suo persistente dolore, la cefalea tensiva, è fatta sempre dal medico sulla base dei sintomi raccolti dal paziente. Soltanto in casi estremi, e in presenza del sospetto che il mal di testa possa dipendere da altre malattie, ben più gravi, il medico richiede la diagnosi attraverso una Tac o una risonanza magnetica. Infine, a proposito di diagnosi, per il medico può essere utile che il paziente curi un diario del suo mal di testa e di come evolve.
Perchè colpisce più le donne
Il mal di testa colpisce le donne quasi tre volte più degli uomini. Le cause di questa differenza così marcata non sono chiarissime, però sappiamo che il distacco inizia dopo la pubertà. Diversi studi hanno dimostrato che un ruolo importante viene ricoperto dagli estrogeni. Le donne soffrono di più per l’emicrania in coincidenza delle mestruazioni, quando i livelli degli estrogeni sono scesi, oppure durante la perimenopausa, a causa delle variazioni ormonali Altri studi collegano la differenza a svantaggio delle donne per il maggiore livello di stress che accumulano nel corso della loro vita e per la minore qualità del loro sonno.
I rimedi naturali
Tra i migliori rimedi naturali da prendere in considerazione per affrontare il mal di testa, c’è l’attività fisica. Secondo l’Associazione neurologica per la ricerca sulle cefalee, è un’ottima forma di prevenzione per combattere la cefalea, la più diffusa, dovuta a stress o soltanto a cattive abitudini. In particolare sono molto adatti sport come la bici, il nuoto o la ginnastica pilates. Ma vengono considerate utili anche yoga e una semplice passeggiata con passo spedito. Il motivo di questo buon risultato anti mal di testa è piuttosto semplice sul piano scientifico: l’attività fisica migliora la respirazione, la circolazione del sangue e dell’ossigeno e riduce la vasodilatazione celebrale. Tutte cause frequenti delle emicranie. Il mal di testa a volte non perdona. Colpisce con continuità, a intervalli regolari, e diventa veramente difficile sopportarlo. In particolare, ne soffrono quasi nove persone su dieci almeno una volta nella vita e nella maggior parte dei casi si tratta di un sintomo benigno.
- Cercate di regolarizzare il sonno: dormire poco o troppo può portare a un frequente mal di testa.
- Le donne sono più esposta all’emicrania. In particolare se utilizzano la pillola anticoncezionale oppure, per un disturbo ormonale, durante la fase del ciclo.
- Non abusate di antidolorifici. Il loro consumo compulsivo non soltanto non serve e non è efficace, ma favorisce addirittura la trasformazione dell’emicrania da episodica a cronica.
- Cercate di avere un’alimentazione sana ed equilibrata fatta di proteine, carboidrati, frutta, cereali e soprattutto pochi grassi.
- Vi abbiamo già parlato delle tante proprietà benefiche e curative della menta il cui estratto è anche un efficace rimedio contro l’emicrania e la cefalea tensiva. Secondo uno studio tedesco, l’olio essenziale di menta piperita permette di ottenere una significativa riduzione del dolore. Basta applicarne qualche goccia sulla fronte e sulle tempie. Anche una soluzione di mentolo al 10 per cento, se strofinata sulla fronte e le tempie può alleviare il dolore nel giro di poche ore.
- Tagliate una patata in diverse fettine e poi applicatele sulle tempie, sulla fronte o sugli occhi. Per tenerle ferme in modo che aderiscano bene alla testa, provate a bloccarle con una fascia, una cuffietta da doccia o un foulard. Basta mezz’ora per far sparire il dolore.
- Infine, anche una tisana rilassante alla camomilla o alla valeriana può aiutarvi a rilassarvi e a sentirvi meglio.
Come far passare il mal di testa senza medicine?
Per fare passare il mal di testa, o almeno provarci, senza usare medicine, che spesso hanno significative controindicazioni, esistono alcune possibilità naturali.
- Impacchi di sale o di aceto applicati sulla fronte alleviano i dolori alle tempie.
- Succo di limone versato in una tazzina di caffè (sebbene il sapore non sia da preferire, il risultato a spesso garantito!).
- L’infuso di rabarbaro: mischiate 20 grammi di rabarbaro, di aglio di menta piperita e 5 grammi di scorza d’arancio amaro. Mettete in infusione un cucchiaino di questa miscela in 2,5 decilitri di acqua bollente, per 10 minuti circa. Filtrate con cura. E bevetene fino a due tazze al giorno.
- Impacchi di foglie di cavolo e di cipolla da applicare sulla nuca.
- Applicate sulla fronte delle fette di patate, tenute in una garza di cotone.
- L’infuso di primula: fate riposare in 2 decilitri e mezzo di acqua bollente, per un quarto d’ ora, 5 grammi di foglie e fiori di primula. Filtrate il tutto. Bevetene una tazza prima di andare a letto.
- L’infuso alla maggiorana mescolate 4 cucchiai di tiglio, di salvia, di maggiorana e di verbena. Versate su un cucchiaio di tale miscela una tazza d’acqua bollente. Fate riposare 10 minuti prima di filtrare. Prendetene 3 tazze al giorno.
Perchè il caffè fa pasare il mal di testa?
Con la salute i miracoli non esistono, ma certamente il caffè aiuta, almeno potenzialmente, a far passare il mal di testa. Perché? Tutto dipende dalla caffeina che oltre a stimolare la veglia, aumentare la concentrazione e diminuire la stanchezza, è anche capace di alleviare il mal di testa. La sua è un’azione eccitante sul sistema nervoso, centrale e periferico. Ed ecco perché la caffeina viene utilizzata come coadiuvante analgesico per trattare emicrania o cefalea di tipo tensivo.
Prevenzione
Anche il mal di testa può essere evitato, o comunque contenuto, con un minimo di prevenzione. Fatela, specie se soffrite frequentemente per questo disturbo.
- La postura corretta è importante sia sul lavoro, in auto o anche soltanto sul divano in casa. Se state seduti bene, senza sforzare inutilmente la spina dorsale, i rischi del mal di testa diminuiscono.
- Dormite con regolarità, e staccate per qualche minuto, ogni ora, quando trascorrete molto tempo davanti al computer.
- Bevete molto, mangiate con regolarità e cercate di non saltare pasti.
- Rilassate il corpo, con uno sport adatto, come il nuoto, o con specifiche attività, come lo yoga.
- Evitate gli eccessivi sbalzi di temperatura.
- Non restate esposti troppo a lungo a luci naturali o artificiali, o anche a odori troppo intensi.
- Fate con frequenza un auto-massaggio alla testa.
I cibi da evitare
Ci sono cibi poco adatti per chi ha la tendenza al mal di testa: fritture, dolcificanti e formaggi stagionati. E alimenti che invece possono essere utili in chiave preventiva: come sempre, frutta e verdura e lo zenzero. Qui trovate l’elenco dei cibi da evitare e di quelli da assumere per chi, con frequenza, è colpito dal mal di testa.
Estratti contro il mal di testa
Esistono degli estratti che possono aiutare per trovare sollievo quando arriva il mal di testa e anche per prevenirlo.
- Il partenio è una pianta erbacea le cui parti aeree sono ricche di sostanze che agiscono da antinfiammatori naturali, e in grado di svolgere un’azione rilassante sulla muscolatura liscia.
- Valeriana, melissa, passiflora, escolzia: sono adatte anche a migliorare il sonno.
- Artiglio del diavolo: una pianta originaria del Sud Africa che contiene sostanze efficaci per la loro azione antidolorifica e antinfiammatoria. Sconsigliabile per chi soffre di gastrite.
Quando precoccuparsi per il mal di testa?
Il mal di testa, in genere, è comunque una situazione transitoria che non deve creare allarme. C’è da preoccuparsi per il mal di testa quando il dolore si presenta in modo intenso, regolare e continuo, impedendoci di avere una normale qualità della vita. Un’altra, più specifica situazione nella quale preoccuparsi, è quando il mal di testa si associa a un trauma cranico, una forte botta o una caduta. In tutti questi casi è inutile assumere farmaci senza avere consultato prima il medico specialista, in questo caso il neurologo.
Quando rivolgersi al medico
- Il dolore non scompare nel tempo e anzi peggiora, nonostante l’uso di antidolorifici
- Il mal di testa risulta associato a febbre, eruzione cutanea, irrigidimento del collo, problemi visivi, arrossamento con dolore di un occhio, difficoltà nella masticazione
- Il mal di testa appare con un dolore molto forte e molto improvviso
- Il forte dolore è la conseguenza di un trauma cranico
- Ci sono difficoltà nell’articolare le parole, una perdita di memoria, sonnolenza ingiustificata, confusione mentale.
Qual è il miglior centro cefalee in Italia?
In Italia esistono diversi centri accreditati e specializzati contro le cefalee. A Milano, Torino, Pavia, Padova, Roma e Palermo. Per avere un elenco completo e le notizie utili, si può consultare il sito della Società italiana per lo studio delle cefalee oppure rivolgersi all’Alleanza cefalalgici. Considerando che in Italia ci sono 6 milioni di persone che soffrono di emicrania (delle quali 4 milioni sono donne), la regione Veneto ha stanziato 50 mila euro per formare medici e farmacisti contro le cefalee. L’obiettivo è di evitare che la malattia di cronicizzi con i relativi danni per la salute del paziente e i costi a carico del Servizio sanitario nazionale.
Leggi anche:
- Dormire bene in estate: innanzitutto, spegnete il cellulare. E prima di mettervi a letto, fate un pediluvio
- Gelsomino: proprietà e benefici per la salute
- Dormire bene: dalle noci ai semi di lino, ecco gli alimenti che favoriscono sonno e relax
- Pancia gonfia, i rimedi naturali per alleviare il fastidio
- Dormire bene: le 10 regole per scegliere il cuscino giusto e non sprecare il sonno
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.