Come si coltiva la malva

La malva è una pianta biennale e talvolta perenne, dal portamento cespuglioso eretto o prostrato, con fusto legnoso alla base, ramificato. Le foglie sono a 5-7 lobi brevi e arrotondati, con margine dentato e lunghi piccioli, coperte da peli. I fiori spuntano all’ascella delle foglie e sono di colore rosa violaceo con striature più scure. In giardino assume un fascino selvaggio e, inoltre, attrae gli insetti. È tra le erbe più vendute nelle erboristerie per le sue proprietà calmanti, emollienti e protettive.

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Esposizione e clima

La pianta ama il caldo, ma resiste sia alle basse che alle alte temperature. Apprezza molto il pieno sole e vive bene anche nella mezz’ombra.

Terreno e cure colturali

La malva non ha esigenze particolari: cresce anche in terreni asciutti e sabbiosi. In ogni caso terreni freschi e ricchi ne facilitano la riproduzione.

Annaffiature

Il fabbisogno di annaffiature è scarso, le piante resistono bene alla scarsa umidità. Intervenire solo in caso di prolungata siccità.

Semina e fioritura

Si moltiplica per seme distribuito o in inverno in semenzaio, per poi trapiantare a dimora in giugno, o direttamente in piena terra a primavera su terreno lavorato e concimato. La fioritura si ammira da aprile a ottobre: i fiori, molto belli, sono generalmente di colore rosa o viola, con striature più scure. I fiori sono ricchi di mucillagini, che danno loro una qualità antinfiammatoria ed emolliente (il nome malva deriva dal latino malva, che significa molle, emolliente).

Coltivazione in vaso

Se coltivate la malva in un vaso, scegliete un terriccio adatto per gli ortaggi. Nel vaso, come nella terra aperta, la distanza tra una piantina e l’altra deve essere di almeno 25 centimetri.

Problemi e rimedi

La malva può essere attaccata dalla ruggine, che colpisce le foglie con l’arrivo dell’inverno. Combatterla con prodotti specifici, anche se la sua eliminazione non è semplice.