Man flu: che cosa c’è alla base dell’influenza maschile

Gli uomini sono più colpiti per un sistema immunitario più debole. Ma contano anche il testosterone e la diversa prevenzione

influenza uomo

La definizione è entrata ufficialmente nei dizionari più autorevoli del mondo: Oxford e Cambridge. Così la man flu, l’influenza maschile, è uscita dal limbo delle malattie immaginarie ed è entrata nel campo dei disturbi che la scienza esamina per individuarne le origini biologiche. Con alcuni studi fondamentali che sono alla base delle successive ricerche, in base ai quali gli uomini sono stati ricoverati in ospedale per l’influenza più spesso delle donne. E anche i decessi per l’influenza sono maggiori tra gli uomini rispetto alle donne. Un altro dato statistico interessante rileva che gli uomini hanno bisogno di più tempo, rispetto alle donne, per guarire: 3 giorni contro 1,5 giorni.

Cos’è

I medici che hanno una buona esperienza clinica e onestà intellettuale sono concordi su un punto: non esiste una differenza tra l’influenza che colpisce gli uomini e quella che invece riguarda le donne. E allora perché si parla e si valutano le origini della man flu? Perché, insomma, la scienza prende sul serio ciò che finora era considerato quasi un gioco dell’immaginario collettivo, ovvero considerare gli uomini talmente più fragili delle donne da assumere atteggiamenti vittimistici, come se avessero una malattia incurabile, anche di fronte a una banale influenza. Il professore Robert H. Shmerling, membro del Comitato scientifico della rivista Harvard Health Publishing, fa giustamente notare che diverse malattie appaiono e si sviluppano in modo non equivalente tra uomini e donne: le malattie cardiache, l’osteoporosi, la depressione. Ma questo può valere anche per l’influenza?

I differenti sistemi immunitari

In realtà le differenze, che poi pesano ai fini dello sviluppo dell’influenza, partono dalle difese immunitarie. Decisamente superiori quelle donne, come si è visto anche in occasione della pandemia, quando le persone di sesso femminile hanno avuto un minore tasso di ospedalizzazione e una percentuale inferiore di mortalità.

La genetica

Il particolare il cromosoma X è fondamentale per i geni che regolano il sistema immunitario. Le donne possiedono due cromosomi X e in qualche modo, grazie a questa dotazione, si ritrovano con un sistema immunitario più potente, più efficace e più reattivo.

Il testosterone

Un altro fattore che può avere un ruolo nella man flu è il testosterone: alcuni studi (in particolare sui topi) dimostrano che riduce il funzionamento di alcune cellule del sistema immunitario e la stessa difesa dalle infezioni virali. In direzione contraria, gli estrogeni, e in particolare l’estradiolo, lo potenziano. Semplificando: gli ormoni maschili indeboliscono il sistema immunitario; gli ormoni femminili lo rendono più solido.

Il vaccino

Il vaccino antinfluenzale sembrerebbe dare migliori risultati nel caso delle donne. La loro risposta anticorpale è migliore, e anche questo è un effetto del testosterone. Le statistiche dicono che gli uomini hanno sintomi più gravi, nel caso dell’influenza, rispetto alle donne perché rispondono meno bene al vaccino.

Le precauzioni

Alcuni studiosi fanno risalire la man flu semplicemente al migliore approccio delle donne con la prevenzione, anche rispetto all’influenza e alle malattie virali. Le donne, più degli uomini, riescono a:

  • Lavare bene le mani
  • Evitare luoghi troppo affollati
  • Indossare la mascherina quando è necessario
  • Ridurre il fumo e l’abuso di alcolici

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