Mantova: 150 euro al mese a chi si trasferisce a vivere

Lavoro assicurato e asili nido gratis. Le proposte per attirare residenti

Mantova

BENVENUTI IN CITTÀ

Il progetto si chiama Benvenuti in città e lo slogan parla chiaro: “Qui abita il tuo futuro”. L’amministrazione comunale di Mantova spinge per attirare nuovi residenti, garantendo un contributo economico (per chi ha meno di 36 anni), un posto di lavoro, e asili nido gratis a tutti. Mantova non è un piccolo borgo sperduto sulle vette dell’Appennino o in qualche frangia della costa siciliana. È una media città, importante per storia e bellezza, meta di significativi flussi di turismo culturale, sempre ai primi posti nelle classifiche che misurano la qualità della vita in Italia. Eppure, anche Mantova cerca residenti. E teme lo spopolamento con una popolazione sempre più anziana e con sempre meno attrazioni per i giovani.

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MANTOVA CERCA RESIDENTI E OFFRE 150 EURO AL MESE

L’offerta per trasferirsi a Mantova è molto interessante. L’amministrazione comunale mette sul piatto per due anni, fino a tutto il 2024, 150 euro al mese, a chi decide di prendere la residenza nella città lombarda e trasferirsi qui con un lavoro stabile, a tempo indeterminato. Con i 150 euro, secondo i calcoli del costo della vita a Mantova, si copre la spesa pari a un terzo dell’affitto di una casa con tre vani, adatta e comoda dunque per una famiglia. Ma c’è un altro aspetto importante sottolineato dal sindaco Mattia Palazzi: chi decide di trasferirsi e prendere la residenza a Mantova, sicuramente troverà un lavoro a tempo indeterminato. E anzi avrà la possibilità di avanzare nello stipendio e nella carriera. Questo perché molte aziende si stanno trasferendo nell’area del mantovano, e secondo i calcoli dell’amministrazioni fino a tutto il 2024, il periodo del bonus per il quale sono stati stanziati 400mila euro, saranno disponibili 1.300 posti di lavoro. Così a Mantova i nuovi residenti non troveranno solo, come nei borghi, la certezza di un’alta qualità della vita a basso costo, ma anche l’assicurazione di poter lavorare con un decente stipendio. E non da precari.

VIVERE NEI BORGHI ITALIANI:

 

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