Marlegno, al centro sostenibilità ambientale e risparmio energetico in nome del comfort

Un’avventura fatta di odore di legno appena lavorato e di nuove sfide quotidiane che passano attraverso un grande sviluppo tecnologico, con materiali in grado di auto-apprendere

BIO-QUARTIERE

Condividere e disseminare i risultati delle ricerche e innovazioni per accrescere la conoscenza e la consapevolezza dei clienti. È questa la strategia ventennale di Marlegno, una società bergamasca che nasce nel 2000 con l’obiettivo di implementare un progetto di ricerca per la costruzione di case, edifici e strutture in legno in grado di auto-apprendere.

MARLEGNO

Da sempre, l’azienda rivolge attenzione allo sviluppo tecnologico e alla continua ricerca di soluzioni innovative, stringendo importanti collaborazioni con Università, Istituti di ricerca, laboratori ed altre aziende.

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BIO-QUARTIERE

Il bio-quartiere ideato dall’azienda bergamasca è un progetto che prevede la costruzione di 120 unità abitative ecosostenibili rigorosamente realizzate in legno (esclusivamente quello proveniente da foreste certificate PEFC, che assicura il rimboschimento e la rigenerazione delle aree soggette al taglio). Le case rispettano i principi cardine della bioedilizia, riuscendo dunque a coniugare: attenzione al risparmio energetico alla sostenibilità ambientale. Inoltre, hanno delle eccellenti prestazioni energetiche e dei livelli di comfort molto elevati, grazie alle proprietà di isolamento termico e acustico del legno che è in grado di mantenere la casa calda o fredda in base alle stagioni, abbattendo dunque le spese di riscaldamento.

CASE COGNITIVE

L’azienda bergamasca, in collaborazione con la startup IoTty specializzata in soluzioni innovative in ambito Smart Living e Industria 4.0, ha puntualizzato che: per quanto confortevoli, le case in legno sono anche intelligenti. E’ questo che ci fa parlare di cognitive building, ossia di edifici cognitivi. A sua volta, l’aspetto cognitivo spiega la capacità delle case di auto-apprendere grazie all’impiego di Internet of Things, una tecnologia che permette di interconnettere e far ‘dialogare’ gli oggetti grazie alla sensoristica. Dunque, si può pensare all’utilizzo di sensori capaci di rilevare lo stato di salute dell’edificio, di fare una diagnosi dei consumi in tempo reale e di notificare anomalie in modo che il comfort interno delle strutture si adatti alle persone presenti nell’abitacolo, regolando così ventilazione e temperatura. Un notevole contributo derivante dal settore dell’Intelligenza Artificiale che permette di analizzare i risultati raccolti dai sensori e tradurli in informazioni utili o anche in servizi.

Il progetto Marlegno è in concorso per l’edizione 2020 del Premio Non Sprecare. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui. 

PREMIO NON SPRECARE 2020:

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