Massimo non serve i clienti che parlano al cellulare

La scelta forte e chiara di un calzolaio di Udine. Che avverte tutti con un cartello all’ingresso della sua bottega

Massimo non serve i clienti che parlano al cellulare

MASSIMO NON SERVE I CLIENTI CHE PARLANO AL CELLULARE

Massimo Carlesso, conosciuto come il nome  Billi, potrebbe aprire una strada che tanti commercianti e artigiani decideranno di seguire. Nella sua bottega di calzolaio in via Paris, a Pordenone, c’è un cartello che parla chiaro: «Non servo persone al cellulare!!». La scelta si spiega facilmente. È molto frequente che clienti maleducati entrino in un negozio o in una bottega, chiedono qualcosa, e intanto continuano la loro telefonata con lo smartphone. E’ capitato anche a Massimo Carlesso, che ha perso la pazienza quando una giovane cliente è entrata nella sua bottega parlando al telefono e ha continuato persino mentre si provava le scarpe riparate e Massimo faceva le sue domande di rito per capire come le sentiva al piede. A un certo punto, il calzolaio ha chiesto alla giovane cliente di lasciare il negozio, anche a costo di perdere i soldi che doveva incassare per la riparazione. Poi, per evitare che l’episodio possa ripetersi, ha deciso di mettere il cartello all’ingresso che avvisa, senza giri di parole, i clienti maleducati.

La foto di copertina è tratta da un video del Gazzettino.

LA BUONA EDUCAZIONE: POCHE REGOLE MA MOLTO CHIARE:

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