È un artista del riuso. Un poeta che denuncia la cultura dello spreco e la sua posizione ancora dominante nell’economia, e non solo. Massimo Sirelli, nativo di Catanzaro, in Calabria, si presenta sulla sua pagina come «un artista che unisce la rabbia e l’istintività dei graffiti con la razionalità pulita della grafica».
MASSIMO SIRELLI
Questa operazione, apparentemente molto complessa, a Sirelli riesce bene grazie a una scelta artistica che ha fatto: realizzare piccoli robot dai rottami che va in giro a raccogliere. Una lattina di Corn Flakes, una scatola in alluminio per i biscotti, scatolette di tonno. Ma anche pezzi recuperati in qualche mercatino o nelle cantine che si vanno svuotare. Dai ferrivecchi a quello che resta di un elettrodomestico ormai inutilizzabile.
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ADOTTA UN ROBOT
I robot creati da Sirelli entrano in una famiglia sul web, un sito chiamato Adotta un robot. Tutti hanno un nome, una scheda completa, con le caratteristiche anatomiche, dalle misure ai materiali utilizzati dall’artista. E tutti possono essere adottati, da un papà e una mamma che condividono l’arte del riuso e la lotta contro gli sprechi.
Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook di Massimo Sirelli
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