Maternità surrogata: cos’è, dove è legale e la legge in Italia

Un mercato che vale 11 miliardi di dollari, che triplicheranno entro il 2027. L’epicentro è l’Ucraina e neanche la guerra ha fermato questo drammatico traffico

Cos’è

Quando si parla di maternità surrogata, uno spreco per le donne e per i bambini, ci si riferisce a una donna, la madre surrogata, che partorisce al posto di un’altra. Una pratica molto diffusa, per due motivi: è un grande e oscuro affare, che sfugge anche a qualsiasi controllo di natura fiscale; incrocia l’interesse di una donna che ha difficoltà ad avere figli, cerca una scorciatoia e non intende optare per l’adozione, con la necessità di un’altra donna che invece accetta si essere surrogata solo per denaro. Tra le due donne si è sviluppata una vera filiera della maternità surrogata, sinonimo anche di “utero in affitto”. 

Mercato mondiale della maternità surrogata

Neanche la guerra ha fermato il mercato della maternità surrogata in Ucraina: in questo paese, considerato l’epicentro mondiale dell’utero in affitto, ogni anno nascono circa 3mila bambini con la maternità surrogata. Diverse cliniche a Kiev offrono pacchetti che vanno dai 30mila ai 50mila euro: nei cataloghi con le proposte commerciali, viene indicato anche il sesso, il colore degli occhi e l’aspetto fisico del bambino. A livello globale il business della maternità surrogata viene stimato attorno agli 11 miliardi di dollari, che entro il 2027, secondo uno studio dell’Osservatorio francese sulla procreazione assistita, triplicheranno.

Dove è legale

La maternità surrogata, nel mondo occidentale, è legale in grandi paesi, come diversi stati americani, la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, il Portogallo e la Grecia. Poi ci sono diverse nazioni dell’Est Europa, come la Russia, l’Ucraina e la Bulgaria. 

La legge in Italia

Mentre in alcuni paesi la maternità surrogata è legale, ed esistono anche agenzie che si occupano con tariffe “chiavi in mano” di tutti gli aspetti burocratici, in Italia è esplicitamente vietata da una legge (la numero 40, articolo 12) del 2004. E chi esercita questa pratica all’estero, potrebbe poi avere problemi per il riconoscimento del bambino in Italia. 

Rischi

Nonostante le false rassicurazioni di medici spregiudicati e privi di qualsiasi etica, la maternità surrogata non è priva di rischi per le donne che hanno in grembo figli di altre persone in cambio di denaro. Il movimento americano Stop surrogacy now, nato e cresciuto in uno stato molto laico come la California, raccoglie fondi per le famiglie di donne morte in seguito alla vendita dell’utero. Tra le cause più frequenti ci sono l’embolia del liquido amniotico e le complicazioni durante un parto gemellare. 

Leggi in Europa

Le norme sulla Gestazione per altri (Gpa) sono molto severe in tutti i paesi dell’Unione europea: ovunque, a partire da Francia, Italia e Germania, la pratica è vietata. Ma fino a quando non ci sarà una legislazione globale, le norme dei singoli paesi continueranno facilmente a essere aggirate molto facilmente attraverso un giro ben organizzato: l’embrione, per esempio, viene prodotto in Ucraina, la madre surrogata arriva dalla Bulgaria e il parto viene fatto a Cipro. Inutile dire che dei 50mila euro spesi dai genitori del bimbo nato con la Gpa, soltanto il 10-15 per cento finisce nelle tasche della madre surrogata, mentre il resto è intascato dalle organizzazioni che controllano questo mercato. 

Leggi anche:

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!

Torna in alto