Matteo, 18 anni, con la sindrome di Down: così ha trovato lavoro in una gastronomia

Prima uno stage e poi un’esperienza lavorativa vera e propria. Con ottimi risultati, grazie a un gioco di squadra

sindrome di down

La sindrome di Down si può affrontare a viso aperto, e anche con sorprendenti risultati, quando qualcuno ci mette passione, cuore e un pizzico di coraggio. E’ andata così a Matteo Scotto, un ragazzo di 18 anni, colpito appunto dalla sindrome di Down, studente al quarto anno dell’Istituto alberghiero “Giolitti” di Mondovì, in provincia di Cuneo.

MATTEO SCOTTO

Matteo ha molta buona volontà e un carattere aperto, ma anche la fortuna di avere, tra i suoi professori, Davide Giordana, insegnante di pasticceria. Ed è lui che mette in contatto la famiglia del ragazzo con la gastronomia Gastrò 18, a Cuneo, di proprietà di Gennaro e Donatella Spadaro. Si parte con uno stage, come uno dei tanti alunni dell’alberghiero, ma Matteo riesce a integrarsi perfettamente con lo staff del ristorante e diventa uno della squadra, scoprendo il piacere, e le sue attitudini, per il lavoro.

GASTRO’ 18

Dopo lo stage, visti i risultati, Matteo continua ad andare a lavorare da Gastrò 18 durante i fine settimana. E la più felice di tutti è Caterina Lanza, la madre di Matteo: «Un’avventura memorabile, sotto ogni punto di vista. Un’esperienza che dovrebbe essere imitata anche da altre aziende: vedere persone che credono nelle potenzialità dei nostri figli è la cosa più bella della vita. E ci regala tanta forza, della quale abbiamo bisogno».

VITE STRAORDINARIE NONOSTANTE LA DISABILITÀ

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