Medicinali omeopatici: è venuto il momento di mettere i bugiardini

Due italiani su tre li hanno acquistati almeno una volta. Ma su questi prodotti mancano le indicazioni fondamentali, a partire dai dosaggi e dagli ambiti nei quali si possono utilizzare

farmaci omeopatici foglietto illustrativo scaled

Gli italiani sono grandi consumatori di farmaci omeopatici: li conosce il 98 per cento della popolazione adulta e due cittadini su tre, per un totale di circa 33 milioni di persone, li hanno acquistati almeno una volta. Ma dietro questo gigantesco mercato legato ai problemi di salute, ci sono due grandi incognite, che rischiano di trasformarlo in una somma di sprechi. La prima riguarda le perplessità sull’omeopatia e sulla sua reale efficacia, espresse a diversi livelli della comunità scientifica, come spieghiamo qui con una sintesi dei Pro e dei Contro. Poi c’è un secondo aspetto, estremamente opaco e poco funzionale all’interesse dei consumatori di medicinali omeopatici: mancano i bugiardini, ovvero i famosi foglietti illustrativi, presenti in tutti i farmaci. Chi compra un medicinale omeopatico, fa in pratica un acquisto al buio: non ne conosce la posologia, l’ambito di utilizzo, le possibili controindicazioni.  Nulla, come se stesse comprando un pacchetto di caramelle.

Dietro questa anomalia, denunciata più volte anche da Omeoimprese (l’Associazione che riunisce le aziende del settore) ci sono aspetti burocratici, vincoli normativi, e innanzitutto le incertezze dell’Aifa (Agenzia italiana sul farmaco), la massima autorità per quanto riguarda i medicinali in Italia e la loro diffusione. Inutile dire che c’è anche il sospetto, mai dimostrato ma più che verosimile, che le aziende che producono i farmaci tradizionali facciano molte pressioni per evitare che ci sia una sorta di “certificazione” dei prodotti omeopatici, di fatto potenziali concorrenti dei farmaci tradizionali, attraverso l’uso dei foglietti illustrativi. La conclusione, in ogni caso, è che a essere danneggiati sono i consumatori.

Che cosa si cura con i medicinali omeopatici

Ribaditi i dubbi sull’efficacia dei prodotti omeopatici, grazie a una ricerca realizzata da Eumetra, per conto proprio di Omeoimprese, sappiamo con precisione quali sono gli ambiti terapeutici per i quali gli italiani ricorrono più frequentemente all’omeopatia. E cioè:

  • Il 33 per cento li utilizza per sintomi influenzali, dal raffreddore al mal di gola;
  • Il 28 per cento per combattere insonnia e stress
  • Il 26 per cento per rafforzare il sistema immunitario
  • Il 23 per cento per i dolori muscolari
  • Il 20 per cento per dolori gastro-intestinali

Tutte queste categorie di consumatori di medicinali omeopatici hanno in comune una cosa: la mancanza del diritto a una corretta e trasparente informazione. 

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