Con i medicinali avviene esattamente la stessa ingiustizia che si consuma con il cibo: una parte della popolazione non ha i soldi per acquistare farmaci che il Servizio sanitario nazionale non offre gratis, e un’altra parte spreca pillole che acquista in modo del tutto inutile. Per evitare lo spreco dei farmaci esiste una soluzione molto semplice ed efficace: donarli.
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Come donare le medicine che avanzano
Quante volte passata l’influenza, terminato il ciclo dell’antibiotico, ci dimentichiamo i medicinali nell’armadietto? Quando poi li andiamo a cercare, magari a distanza di anni, scopriamo che sono scaduti e finiamo per buttarli nel cestino. Siamo consapevoli di quale spreco siamo colpevoli? Gli ultimi dati accendono i riflettori su un grave problema che affligge sempre più famiglie italiane: la povertà sanitaria. Quest’anno i cittadini che si sono rivolti agli enti assistenziali per le medicine di cui hanno bisogno sono salite dell’8,3 per cento rispetto all’anno precedente. Un numero davvero preoccupante. Ponendo attenzione a questo grido d’aiuto, però, scopriamo delle realtà davvero preziose. Onlus come il Banco farmaceutico, infatti, si occupano di raccogliere i farmaci non scaduti, che altrimenti andrebbero sprecati, per redistribuirli a chi non può permetterseli.
Donare i medicinali che conserviamo con il rischio che vadano sprecati può diventare una vera rivoluzione nei nostri stili di vita. Buttare il farmaco scaduto spesso è un gesto involontario, che facciamo senza pensare. Venire a conoscenza di realtà come Banco farmaceutico o Farmaco amico ci permette di fermarci a ragionare e rompere un dannoso automatismo. In questo modo riusciamo ad aiutare chi ne ha più bisogno con un gesto semplice e praticamente gratuito (l’alternativa è buttare i medicinali).
Povertà sanitaria in Italia
In Italia sono davvero tanti i poveri sanitari, talmente indigenti da non potersi permettere nemmeno una tachipirina. Il problema non riguarda soltanto chi è seriamente in difficoltà economiche ma anche 5 milioni di famiglie “normali” che a causa della crisi hanno dovuto limitare il numero di visite mediche o gli esami di accertamento. Il Banco farmaceutico riesce a raggiungere circa 557 mila persone raccogliendo farmaci e affidandoli a una rete di 1600 enti caritativi che si occupano di distribuirli in base alle esigenze e alle indicazioni dei medici.
Come regalare i medicinali non ancora scaduti
Questa Onlus è nata nel 2000 per aiutare le associazioni caritative e assistenziali a rispondere non solo alle richieste di cibo per le mense o di pacchi destinati alle famiglie povere, ma anche al disperato bisogno di medicinali. Dagli analgesici agli antipiretici, dagli antibiotici agli antidepressivi, in tanti si trovano nella condizione di ammalarsi e di non potersi curare. Per rispondere a questa esigenza Banco Farmaceutico conta sull’apporto di una trentina di aziende che garantiscono un approvvigionamento di base ma, allo stesso tempo, raccoglie le donazioni dei privati. Molte farmacie, ad esempio aderiscono all’iniziativa della raccolta di medicinali non scaduti. In questo modo, solo lo scorso anno, sono stati recuperati 212 mila farmaci, per 2,7 milioni di euro. Inoltre vengono organizzate iniziative, come la “Giornata di raccolta farmaco”, che permettono a ognuno di noi di dare un grande aiuto con un piccolo gesto. È ora di cominciare a rendersi utili, semplicemente non sprecando.
Dove portare i farmaci da donare
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