Il melone è il frutto dell’estate per antonomasia, ma in alcuni casi esistono delle varietà che si possono trovare anche in inverno. L’origine di questo fantastico frutto, oggi molto coltivato in Italia (si calcolano circa 23.000 destinati a questa produzione), è piuttosto controversa, anche se probabilmente le origini vanno cercate nell’area mediorientale. Il melone è un frutto estivo che offre numerosi benefici per la salute e una vasta gamma di utilizzi culinari. Due delle varietà più diffuse sono il melone cantalupo e melone retato. Il melone cantalupo prende il suo nome dalla località Cantalupo in Sabina, in provincia di Rieti, dove vi era un castello in cui i missionari cattolici asiatici portarono dei semi di questo frutto direttamene dall’Oriente. Il Cantalupo è noto per la sua polpa dolce e succosa, che è una fonte di vitamina C, vitamina A e potassio. La vitamina C aiuta a rafforzare il sistema immunitario, mentre la vitamina A contribuisce alla salute degli occhi e della pelle. Il potassio è essenziale per il corretto funzionamento dei muscoli e dei nervi. Il melone cantalupo può essere consumato fresco, tagliato a fette o utilizzato come ingrediente per insalate di frutta, succhi e frullati. Il melone retato ha una polpa succosa e dolce, gialla tendente al verde, con un sapore aromatico. È una fonte ricca di vitamina C, vitamina A e fibre alimentari. Le fibre contribuiscono alla regolarità intestinale e favoriscono la salute digestiva complessiva. Il melone retato è spesso gustato fresco, ma può anche essere utilizzato per preparare sorbetti, gelati o aggiunto a insalate miste per un tocco di dolcezza.
Entrambe le varietà di melone sono anche un’ottima fonte di idratazione, grazie al loro elevato contenuto di acqua. Inoltre, il melone è relativamente a basso contenuto calorico, il che lo rende una scelta ideale per coloro che cercano di mantenere il peso o semplicemente vogliono uno spuntino sano e leggero.
Indice degli argomenti
Proprietà nutrizionali
In ogni 100 grammi di melone ci sono:
- 33 Calorie, di cui 85% carboidrati, 10% proteine, 5% lipidi;
- 90,1 g di acqua;
- 0,8 g di proteine;
- 0,2 g di lipidi;
- 7,4 g di zuccheri solubili;
- 0,7 g di fibra, di cui 0,19 g di fibre solubili, 0,55 g di fibre insolubili;
- 0,6 mg di niacina;
- 32 mg di vitamina C;
- 0,05 mg ditiamina;
- 0,04 mg di riboflavina;
- 189 µg divitamina A;
- Vitamina B6;
- Folati;
- Vitamina K;
- 0,3 mg di ferro;
- 333 g di potassio;
- 13 mg di fosforo;
- 19 mg di calcio;
- 8 mg di sodio;
Benefici
- Il melone è composto per la maggior parte da acqua, il che lo rende un’ottima scelta per mantenere l’idratazione durante i mesi caldi;
- Il melone è ricco di vitamina C, un potente antiossidante che svolge un ruolo essenziale nel sostenere il sistema immunitario, favorisce la produzione di collagene per la salute della pelle e contribuisce all’assorbimento del ferro;
- Il melone contiene anche una buona quantità di vitamina A, che è importante per la vista, la salute delle ossa e la funzione immunitaria;
- Il melone è una fonte di antiossidanti come il betacarotene, che aiutano a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi, contribuendo a ridurre il rischio di malattie croniche;
- Questo frutto è ricco di potassio, un minerale che svolge un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio dei fluidi nel corpo, nel corretto funzionamento dei muscoli e dei nervi;
- Grazie al suo contenuto di fibre, il melone può favorire una buona digestione e contribuire alla regolarità intestinale;
- Il melone è apprezzato per il suo gusto dolce e rinfrescante, che lo rende una scelta ottimale durante i mesi estivi.
Quanto melone possiamo mangiare?
Il melone andrebbe sempre consumato fresco e senza semi e buccia. La quantità consigliata è di circa 150 grammi al giorno, cioè due-fre fette già sbucciate. Se è di stagione, lo si può mangiare tutti i giorni. Dato che è un frutto ad alto indice glicemico, il melone andrebbe consumato con moderazione, specialmente da chi soffre di diabete. La quantità di melone che si può mangiare dipende, in ogni caso, dalle esigenze individuali e dalle specifiche condizioni di salute. In generale, il melone può essere un’opzione adatta per le persone che cercano di controllare l’apporto calorico e lo zucchero nel sangue, ma è consigliabile monitorare le porzioni e considerare l’effetto individuale sulla glicemia.
Il melone invernale
Il melone bianco invernale è una varietà di melone coltivata durante i mesi invernali. Questa varietà si caratterizza per la sua buccia di colore giallo o verde scuro e per una polpa dolce, succosa e di colore bianco o leggermente giallo. Il melone bianco invernale offre diversi benefici per la salute. È una fonte di vitamina C, che supporta il sistema immunitario, e aiuta nella produzione di collagene per la salute della pelle. Inoltre, è ricco di vitamina A, che è essenziale per la vista e la salute delle ossa. Il melone invernale è anche un’ottima fonte di idratazione ed è diuretico, grazie al suo elevato contenuto di acqua. Il melone invernale è indicato in caso di dolori reumatici e stipsi e depura il fegato. Contiene anche fibre, che favoriscono la digestione e contribuiscono alla regolarità intestinale. Questa varietà di melone, con il suo sapore dolce e rinfrescante, è una scelta nutriente e gustosa da includere nell’alimentazione invernale.
Usi in cucina
- Insalata di melone con formaggio greco e miele. Un’insalata veloce e facile da preparare, con formaggio greco, miele e pomodori, ai quali si aggiunge il melone, regalando una nota dolce di freschezza.
- Risotto prosciutto e melone. Un piatto coloratissimo, estivo, con cipolla, brodo vegetale e il melone, che con la sua dolcezza fa di questo risotto un piatto insolito buonissimo.
- Prosciutto, melone Cantalupo e mandorle. Una ricetta tipicamente estiva, ideale per una giornata al mare o una cena leggera. Il melone è il Cantalupo, il prosciutto quello di Parma. Una vera squisitezza, completata da mandorle e pistacchi tritati e chiodi di garofano.
Come si conserva il melone
Vediamo insieme come conservare al meglio il melone:
- Se il melone non è ancora maturo, lo si lascia a temperatura ambiente affinché completi il processo di maturazione. Meglio conservarlo nel classico cesto della frutta, in un luogo fresco e ben ventilato, lontano dalla luce diretta del sole.
- Una volta che il melone è maturo, si conserva in frigorifero per prolungare la sua freschezza. Meglio sistemarlo nel cassetto dedicato alle verdure, lontano da alimenti non sigillati, per evitare che assorba gli odori di questi ultimi.
- Se il melone è tagliato, meglio avvolgere i pezzi rimanenti nella pellicola trasparente o riporli in un contenitore ermetico. Dopodiché, va consumato entro 3-4 giorni per garantirne la massima freschezza e sapore.
- La temperatura del frigo non deve scendere sotto i 5° centigradi.
- Prima di consumarlo, qualora sia stato messo in frigo, meglio farlo restare a temperatura ambiente per circa mezz’ora.
Quali sono i migliori meloni italiani
- Melone Cantalupo. Si riconosce per la buccia giallo-verdastra e la polpa arancione e succosa. La sua stagione è da marzo a settembre e si abbina bene al prosciutto e ai formaggi.
- Melone Bianco. Viene considerato una varietà “invernale”, la sua stagione è da giugno a settembre. La buccia è giallo brillante e liscia; la polpa va verde chiaro a bianca.
- Melone Galia. Buccia gialla, e polpa verde chiaro e bianca. Dolce, fresco e delicato: si trova facilmente nei mesi di luglio e agosto.
- Anguria. Ne esistono più di cento varietà: buccia verde o con striature di verde e spessa, polpa rossa con i semi abbondanti. Disponibile da giugno a settembre. Perfetto per qualsiasi tipo di macedonia.
Controindicazioni
Il melone è naturalmente dolce e contiene zuccheri, ed è, dunque, ad alto indice glicemico. Per tale ragione, le persone con diabete dovrebbero farne un consumo moderato. Inoltre, un consumo esagerato di melone potrebbe causare un squilibrio elettrolitico dell’organismo a causa dei bassi rapporti sodio/passio, che generanno crampi.
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