MENSA A CHILOMETRO ZERO
Il chilometro zero per non sprecare il cibo a scuola. L’istituto comprensivo Busciolano di Potenza, 1.100 alunni di età dai 3 ai 14 anni, ha collaudato un format che mette insieme i prodotti alimentari del territorio con un servizio della mensa in grado di soddisfare i bambini per il gusto e per la qualità del cibo.
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MENSA SCOLASTICA POTENZA
Educazione alimentare ed economia locale. «Il risultato è stato che in tutte le classi dove siamo riusciti a realizzare questa campagna anti-spreco, i piatti degli alunni, alla fine dei pasti, sono puntualmente vuoti. Zero avanzi, zero sprechi» spiega Lucia Girolamo, dirigente scolastica del Buscioliano. D’altra parte, è difficile pensare che qualcuno possa infilare nel secchio della spazzatura prelibatezze lucane come il pane cotto a legna con sola semola, la pasta fatta a mano e condita con i ceci di Pantano di Pignola e i fagioli di Sarconi. Aggiunge la preside: «Il cibo è anche identità, e noi con questi menù cerchiamo di insegnarlo già ai bambini, aiutandoli così a scoprire le potenzialità della loro regione. Questa, per me, si chiama educazione alimentare. Con il valore aggiunto di un’ottima vetrina per i piccoli produttori locali». E con un solo inconveniente: la retta per la mensa scolastica a chilometro zero è più alta di circa un euro. Ma questo appartiene a un’altra categoria di spreco alimentare, ovvero come facciamo fatica a valorizzare i più autentici prodotti della tavola made in Italy. Innanzitutto a casa nostra.
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