Michele a piedi per 2mila chilometri con la sclerosi multipla

Un viaggio coraggioso, che vale anche un messaggio per chiunque sia colpito da una malattia grave: mai arrendersi. E Michele Agostinetto combatte a viso aperto

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Da Valdobbiadene, in Veneto, a Santa Maria di Leuca in Puglia. Un vero, lunghissimo giro d’Italia, in 87 tappe, per un totale di circa duemila chilometri, tutti percorsi a piedi, nonostante la micidiale malattia che lo ha colpito già da qualche anno: la sclerosi multipla.

MICHELE AGOSTINETTO

Michele Agostinetto, 44 anni, originario del trevigiano, non si considera un eroe, ma solo un uomo che non vuole sprecare la sua vita, nonostante la malattia e il dolore. La malattia gli è stata diagnostica nel 2020 e la prima fase è stata durissima. A parte lo choc, il senso di abbandono, Michele ha pensato di non farcela e di non riuscire a superare l’impatto di un destino così pesante. Ha dovuto persino rinunciare al lavoro, chiudendo il negozio di telefonia che gestiva. Poi, per sua fortuna, la terapia decisa dai medici per Michele ha iniziato a funzionare, lui riusciva ad alzarsi dal divano ed a riprendere un minimo di vita normale.

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A PIEDI PER DUEMILA CHILOMETRI CON LA SCLEROSI MULTIPLA

A quel punto Michele ha iniziato a pensare cosa fare da grande, come affrontare una vera e propria seconda fase della sua vita. Ha raccolto 7mila euro di tanti ammiratori, e ha iniziato il suo viaggio per testimoniare come ci sia sempre una speranza, anche quando la sorte sembra voltarti le spalle. Michele è tornato a camminare, con le sue forze, si è allenato e con il suo giro d’Italia a piedi vuole dare un messaggio a chi si trova in una situazione analoga alla sua: mai arrendersi. Tanto che lui riesce a fare quasi trenta chilometri al giorno, camminando dalle 4 del mattino alle 10,30, per poi fermarsi ed evitare così le ore più calde della giornata. Tutto il viaggio di Michele si può seguire, tappa per tappa, attraverso il suo blog Un viaggio da Sclero.

Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook “Un viaggio da Sclero”

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