Giura che non ha finito. Eppure Michele Carmosino, 76 anni, molisano ha già tagliato un traguardo da Guinness dei primati: ha collezionato ben 10 lauree, e intende andare avanti. A cosa sono servite? Innanzitutto ad appagare la sua inesauribile curiosità, e poi a cambiare spesso lavoro: ingegnere, avvocato, dirigente di aziende sanitarie. Lo studio ha rappresentato una costante nella vita di Michele, che non si è mai spaventato di fronte alla vastità e alla diversità degli argomenti trattati nei suoi corsi (l’ultimo titolo è stato in Comunicazione biomedica scientifica). Un’altra caratteristica del percorso di studi di Michele è la media altissima: l’uomo, che ha già iniziato i suoi nuovi studi in Storia dell’arte, non accetta voti al di sotto del 30. A ogni laurea scatta il ricordo della moglie Paola, scomparsa prematuramente agli inizi del Duemila, sempre con la stessa dedica incisa sulla tesi di laurea: «All’infinito, tutto come ogni attimo della mia vita, dedicato a Paola». E nonostante gli impegni universitari Michele Carmosino è riuscito a coltivare l’altra grande passione della sua vita: i viaggi. Ha fatto tre giri del mondo, e nel 1978, è stato tra i primi italiani a entrare in Tibet, con un visto molto raro che condivideva niente meno con Giulio Andreotti, allora ministro degli Esteri.
L’immagine di copertina è tratta dal profilo Instagram dell’università La Sapienza di Roma
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