Coronavirus: migranti togolesi donano i propri risparmi all’ospedale di Parma

Una piccola cifra per un grande gesto: donare ogni euro risparmiato all'ospedale della città che li ha accolti, non dimenticando di quando erano stati loro ad avere bisogno di solidarietà e altruismo

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510 euro, raccolti con mille sacrifici e donati, attraverso un bonifico, all’azienda ospedaliera della città di Parma. Perché la solidarietà non ha barriere, né di credo religioso, né di provenienza, né di colore della pelle: basta soltanto essere umani, e nulla di ciò che è umano ci può risultare estraneo, come diceva, tanto tempo fa, il commediografo Terenzio.

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MIGRANTI DONANO RISPARMI OSPEDALE PARMA

Il gesto, importante è bellissimo, è stato compiuto da un gruppo di undici migranti togolesi arrivati in Emila-Romagna e ospiti della cooperativa sociale Svoltare: aperti i salvadanai, raggruppati i risparmi e inviati con il cuore per contribuire alla battaglia contro il nemico invisibile contro cui stiamo combattendo da giorni e giorni. Accompagnando il denaro da una lettera molto sentita all’Italia, paese di pace, che li ha accolti quando avevano bisogno di umanità, fratellanza e solidarietà.

Maruane, Charifou, Guaniou, Ismail, Aziz, Saliou, Moubarak, Eric, Wassabalo, Koudjoou e Mohamed sono gli undici ragazzi arrivati in in Italia in cerca di un futuro migliore, che, con il loro gesto hanno dato un insegnamento importante: anche chi ha minori disponibilità, e chi ha avuto una vita più difficile della grande maggioranza di noi, vuole e può dare un piccolo contributo a un paese che in questi giorni sta male perché colpito dal virus.
Un gesto che centra in pieno il senso della solidarietà: quello di sostenersi reciprocamente.  Per questo, commossi dalla situazione e con profondo senso di gratitudine per il pase che li ha ospitati, hanno deciso di mettere insieme quello che avevano a disposizione per donarli alla raccolta fondi della Fondazione MUNUS destinati a questa emergenza sanitaria per il sostegno degli ospedali di Parma, Fidenza-Vaio e Borgotaro.

Nella lettera di accompagnamento alla donazione si leggono tutte le motivazioni, accorate ed emozionanti di questo gesto, scritte nero su bianco dai ragazzi stessi: «Ciao nostro caro paese Italia, paese di pace, tu che ci hai salvato la vita, tu che ci hai accolto, tu che ci hai ospitato e adottato; oggi sei in crisi contro un nemico invisibile e non abbiamo la forza di combattere questa epidemia; ma solo il bene dell’Italia è il nostro bene e il male dell’Italia è il nostro male. È per questo motivo noi una decina di migranti togolesi di Parma, abbiamo deciso di esprimere il nostro dolore partecipando alle donazioni sul coronavirus. Approfittiamo per augurare una pronta guarigione ai malati e per porgere le più sincere condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri familiari. FORZA L’ITALIA, VIVA L’ITALIA! Insieme ce la faremo».

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MIGRANTI COOPERATIVA SVOLTARE PARMA

Il gesto, ovviamente, non è passato inosservato, e il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti,  ha scelto un post di Facebook per ringraziare i ragazzi del gesto bellissimo, che è stato accolto con gioia e gratitudine dalla comunità cittadina:  “500 euro di donazione. – ha commentato il primo cittadino -E’ tutto quello che hanno, ma vale più di tutto l’oro del mondo”.

E, in effetti, il territorio della città di Parma ha di che essere grato alla cooperativa sociale Svoltare, dalla fondazione impegnata nel territorio parmense per offrire a chi è in difficoltà una nuova speranza e una vita diversa, poiché dall’inizio dell’emergenza Coronavirus si è distinta per il sostegno materiale alla città: i migranti ospiti delle strutture di Svoltare, infatti, sono stati protagonisti di numerose azioni di volontariato e solidarietà: l’ultima in ordine di tempo è quella della settimana di Pasqua, in cui hanno distribuito pacchi di generi alimentari e beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà per via della riduzione o, addirittura, della perdita di lavoro dovuta alla crisi sanitaria. Una rete di solidarietà promossa dalla Città di Parma che, tra sabato 4 e mercoledì 8 aprile ha distribuito a domicilio 360 pacchi alimentari.

(Immagini in evidenza e a corredo del testo tratte dal sito della cooperativa sociale Svoltare // Photocredits: Svoltare)

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