Mirra: benefici, usi e controindicazioni

Gli sciacqui con la mirra sono utili in caso di gengivite o afte. Una tisana aiuta durante i dolori mestruali e i gonfiori addominali. Il valore religioso della mirra

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La mirra è una resina naturale, aromatica, dal sapore amaro e dal colore che varia dal giallognolo al bruno-rossastro, da sempre molto apprezzata per le sue proprietà e per i suoi usi terapeutici e cosmetici.

Da dove viene

L’origine della mirra è principalmente in tre paesi (Somalia, Yemen e Sudan, ma anche Senegal, Etiopia, Arabia Saudita, Oman e Madagascar). Viene prodotta da alcune specie di alberi, del genere Commiphora (in particolare due specie: Commiphora myrrha e Commiphora erythraea), e si utilizza la sua resina, dall’odore acre, che cola in piccole gocce gialle raccolte e poi essiccate.

Benefici

Alla mirra si riconoscono diverse proprietà, anche importanti.

  • Proprietà antinfiammatorie e analgesiche: La mirra è spesso utilizzata per alleviare il dolore, in particolare quello articolare e muscolare, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.
  • Sostegno al sistema immunitario: è conosciuta per le sue qualità antibatteriche, antimicotiche e antivirali, che aiutano a rafforzare le difese naturali del corpo.
  • Proprietà antiossidanti: contiene composti che possono combattere i danni dei radicali liberi, contribuendo alla protezione cellulare e al rallentamento dell’invecchiamento.
  • Cura della pelle: è usata in molti prodotti cosmetici per le sue proprietà cicatrizzanti e lenitive. Può aiutare a trattare ferite, cicatrici, acne e irritazioni della pelle.
  • Effetti sul benessere orale: è un ingrediente comune nei collutori naturali per le sue proprietà antibatteriche, che aiutano a mantenere la salute delle gengive e a prevenire le infezioni orali.
  • Proprietà digestive: è utilizzata anche per migliorare la digestione e alleviare alcuni disturbi gastrointestinali, come gonfiore e crampi.

Usi Terapeutici

Dai fiori della mirra nascono bacche rosse e l’arbusto si copre di fiori durante l’estate. Ingredienti preziosi per una tisana in grado di bloccare i dolori mestruali e i gonfiori addominali. Pensate: la mirra è un potente analgesico le cui molecole appartengono alla stessa famiglia della cannabis. In secondo luogo, alla resina di mirra si riconosce un potere astringente, cicatrizzante e disinfettante. E ancora, in fisioterapia la mirra sotto forma di tintura è usata in stomatologia per la sua attività antinfiammatoria. In un recente studio pubblicato in America, si è scoperto che la mirra protegge il fegato dai metalli pesanti, perché riduce l’ossidazione dei grassi e fa aumentare gli anticorpiLa mirra viene ancora molto usata per applicazioni in caso di lesioni dovute a acne, foruncoli, cisti e follicolite e viene anche utilizzata come incenso per tenere lontane le zanzare.

Tintura di mirra

La tintura di mirra viene consigliata per contrastare eventuali infiammazioni del cavo orofaringeo, quindi in caso di mal di gola, stomatite, mal di denti, gengiviti. La tintura va diluita in acqua e può essere usata anche per stimolare la circolazione sanguigna.

Infuso di mirra

L’infuso di mirra, che serve a beneficiare delle sue proprietà, è facile da preparare.

Ingredienti

  • 1-2 grammi di resina di mirra
  • 250 ml di acqua
  •  Miele o altre erbe aromatiche

Preparazione

  • Fate bollire l’acqua in un pentolino.
  • Una volta raggiunto il bollore, spegnete il fuoco, aggiungete la resina di mirra e schiacciatela con un pestello.
  • Filtrate l’infuso per rimuovere i residui.
  • Aggiungete del miele o erbe aromatiche come camomilla e menta, per migliorare il sapore dell’infuso.

L’infuso di mirra va bevuto caldo, una tazza al giorno.

Sciacqui con la mirra

La mirra può essere usata, mescolandola con l’acqua a temperatura ambiente, per sciacqui e gargarismi in caso di:

  • Stomatiti
  • Gengiviti
  • Afte nelle zone interne della bocca
  • Tonsilliti
  • Piorrea

La mirra nella cosmetica

La mirra è presente in numerosi prodotti cosmetici, come creme, lozioni e dentifrici, per le sue proprietà antibatteriche e astringenti. Viene anche utilizzata in prodotti anti-invecchiamento grazie alle sue capacità di favorire la rigenerazione cellulare.

Controindicazioni

La mirra utilizzata per uso esterno generalmente non comporta particolari controindicazioni, eccetto in caso di ipersensibilità. Invece la mirra per uso interno dev’essere evitata durante la gravidanza e l’allattamento, ma anche nelle persone che soffrono di disturbi della digestione. Anche chi soffre di disturbi epatici o gastrointestinali deve evitarne l’uso o comunque utilizzarla dopo aver consultato il medico. Infine, la mirra può interagire con farmaci anticoagulanti e in questo caso può aumentare il rischio di sanguinamento.

Il valore religioso

La tradizione cristiana vuole che la mirra sia stata regalata a Gesù, con oro e incenso, dai Re Magi in termini simbolici. I significati potrebbero essere molteplici e, tra i tanti, l’unzione di Cristo e la prefigurazione del sacrificio di Gesù per espiare i peccati dell’umanità. Nell’antichità, infatti, la mirra era una resina utilizzata per l’imbalsamazione dei corpi. Questo dono prefigurava la morte e la sofferenza che Gesù avrebbe patito durante la sua vita, culminando nella crocifissione. La mirra, quindi, rappresentava il sacrificio e la passione di Cristo.

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