«Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni» (Lucio Battisti)

Una forza e un battito del cuore che restano misteriose. Sappiamo però che l’uso compulsivo della tecnologia può uccidere anche le emozioni

«Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni» (Lucio Battisti)

Una delle più belle canzoni di Lucio Battisti scolpisce nei suoi versi poetici il mistero delle emozioni. Lo possiamo afferrare, trascinarlo nella nostra intimità, ma è impossibile decifrarlo. In compenso, ci sono altre cose, a proposito delle emozioni, che conosciamo bene. 

Le emozioni implicano ascolto e conforto. Hanno bisogno di espandersi nella relazione con altro, altrimenti soffocano nell’autoreferenzialità e finiscono per provocare disagio, sofferenza e dolore. 

Le emozioni  sono indispensabili quando non bastano le parole che diventano tutte sprecate.

Le emozioni sono vittime della tecnologia che esprime sempre razionalità velocità, efficienza e produttività. E con concede spazio al dolore, all’immaginazione, all’amore, all’irrazionale. 

Le emozioni  rappresentano uno dei sentimenti più belli da condividere con gli altri, specie con le persone che si amano. 

Le emozioni sono all’incrocio tra la mente, il corpo e l’anima. 

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Foto apertura di maximiliano estevez da Pixabay

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