Rumori notturni, il sindaco che unisce movida e residenti

Ecco la soluzione: orari liberi per l’apertura dei locali anche fino a notte fonda. Ma «ronde» di assistenti che spiegano ai ragazzi come comportarsi per non disturbare gli abitanti. Potrebbe funzionare anche in Italia?

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MOVIDA E RUMORE –

È stato già battezzato «il sindaco della notte». E la sua buona pratica ha interessato gli amministratori di altre città europee, come Parigi, Tolosa, Zurigo, Londra e Berlino. Mirik Milan, 35 anni, primo cittadino di Amsterdam ha scoperto l’uovo di Colombo, trovando una soluzione per coniugare la movida dei giovani con le esigenze dei residenti, spesso disturbati dagli schiamazzi e dalle urla e colpiti dai resti della sporcizia prodotta nelle strade.

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RESIDENTI DISTURBATI DA MOVIDA NOTTURNA –

Avete presente quello che accade nei centri storici delle nostra città durante il fine settimana? Chi abita in questi quartieri, non può chiudere occhio, e spesso deve intervenire la Polizia per mettere ordine. La risposta dei sindaci, quando si è vista, è stata finora quella delle chiusure anticipate dei locali, con danni per i gestori e rabbia dei ragazzi. E pochi vantaggi per gli abitanti dei quartieri interessati ai vari provvedimenti.

L’INIZIATIVA DEL SINDACO DI AMSTERDAM –

Mirik invece ha rovesciato il tavolo. E dopo una serie di riunioni con i gestori dei locali e le associazioni dei residenti ha tirato fuori la sua soluzione. L’orario di apertura dei locali, specie nei quartieri più periferici, è stato liberalizzato: dunque niente divieti. In compenso, sono entrate in azione delle «ronde» di assistenti, pagati dai gestori e controllati da rappresentanti del comune, che fuori dai locali spiegano come comportarsi per non disturbare gli abitanti della zona.

Con questo accordo tra l’altro, ha fatto notare il sindaco, i giovani restano nei locali e non si riversano tutti contemporaneamente nelle strade alimentando il caos. Finora l’esperimento ha funzionato: i gestori hanno visto aumentare gli incassi, mentre sono diminuite le proteste dei cittadini contro la movida. E il format di Mirik è diventato un riferimento per altri sindaci europei. Bisognerà vedere se in Italia qualcuno proverà a battere la stessa strada. E con lo stesso successo in termini di civiltà e di reciproco rispetto delle diverse comunità.

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