I muretti a secco sono preziosi ovunque, ma in Salento hanno un particolare valore. Qui sono antichissimi, alcuni risalgono ai tempi della civiltà dei Messapi, e hanno sempre rappresentato una sorta di carta d’identità del territorio. Li costruivano sia i ricchi proprietari terrieri sia i contadini, per diverse funzioni. Delimitavano le proprietà, proteggevano i pascoli e fungevano da recinti per gli animali, erano delle barriere naturali contro il mare in tempesta.
Lo spreco al quale stiamo assistendo in diverse zone del Salento, specie sul versante ionico, è che i muretti in pietra del Salento vengono “bucati” con calci e picconate. Semplicemente per non dover fare la fatica di scavalcarli. Un altro gesto del turismo irresponsabile e incivile.
Leggi anche:
- Sindaci disperati contro i turisti incivili e cafoni. Così provano a fermarli. Ma i divieti non bastano
- Troppi turisti, il comune di Cortina D’Ampezzo vieta il bagno nel Lago del Sorapis (foto)
- Il pensionato Ulisse sulla spiaggia in Sardegna: blocca gli incivili e raccoglie i rifiuti (foto e video)
- Vigili in spiaggia, reclutati con il crowdfunding. Contro gli abusivi e per fermare chi insozza il mare
- Dehors abusivi: siamo sommersi dai tavolini selvaggi
Fonte immagine di copertina: Corriere della Sera
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.