Musicoterapia: come funzionano le cure con la musica

Può alleviare i sintomi di ansia, stress e disturbi legati alla depressione. Ma è anche utile a scopo preventivo o per trattare forme di demenza e Parkinson

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La musicoterapia è una disciplina che appartiene alla branca della terapia espressivo-creativa o psicoterapia espressiva. Ampiamente utilizzata per trattare condizioni psicofisiologiche, la musicoterapia è un approccio terapeutico che utilizza la musica e le attività musicali per aiutare le persone a migliorare il loro benessere psicologico, fisico, emotivo e sociale.
Ma come funziona la musicoterapia e in che modo le persone possono beneficiare dell’aiuto della musica? Scopriamolo insieme.

MUSICOTERAPIA

La terapia espressivo-creativa è una branca della psicologia clinica che utilizza diverse forme di espressione creativa, come l’arte, la danza, la musica e la scrittura, per aiutare le persone a migliorare il loro benessere.

L’obiettivo della terapia espressivo-creativa, così come anche quella della musicoterapia e dell’Art Therapy quindi, è quello di fornire un modo alternativo di comunicare ed esprimere i sentimenti e le emozioni che potrebbero essere difficili da verbalizzare.

Attraverso l’espressione creativa, le persone possono esplorare e comprendere meglio se stesse, il loro modo di pensare e di sentire. Ed è questo il vero punto di forza dell’arte, in questo caso specifico, della musica.

D’altronde, come ampiamente accettato dalla comunità scientifica, la musica costituisce come un vero e proprio linguaggio e riesce ad attivare le aree del cervello del giro frontale inferiore, la corteccia premotoria ventrale e l’area di Broca, fondamentale per lo sviluppo e la padronanza del linguaggio.

La musicoterapia ha diverse forme di applicazione, tra cui:

  • Ascolto di musica
  • Creazione di musica o composizione
  • Improvvisazione
  • Uso di strumenti musicali

Tutte modalità volte a promuovere la comunicazione, stimolare l’espressione delle emozioni, la riduzione dello stress e l’aumento del benessere generale.

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MUSICOTERAPIA ATTIVA (PRODUTTIVA)

È l’approccio terapeutico produttivo, ossia che pone la persona in prima persona e lo invita all’azione. Questa tecnica specialista consente di migliorare la comunizione, soprattutto con sé stessi, e mira a riscoprire le proprie emozioni, trovando un modo per esprimerle.

La terapia con la musica è attiva quando la persona svolge un’attività produttiva come il suonare uno strumento o più strumenti musicali, canta o compone musica. 

Il canto è considerato uno degli strumenti musicali più profondi. È la persona stessa infatti ad essere il mezzo, attraverso la voce, con la quale esprime e manifesta sensazioni, sentimenti, emozioni, grazie al suono.

MUSICOTERAPIA PASSIVA (RICETTIVA)

Un secondo approccio alla musicoterapia è attraverso una psicoterapia espressiva ricettiva. Il paziente in questo caso va incontro a un trattamento passivo dove è lo psicoterapeuta o lo specialista a far ascoltare un determinato tipo di musica o suoni.

Sono le frequenze e i suoni ad agire sulla sfera neuropsichica del paziente, stimolando e attivando dei processi che vanno a modificare e “normalizzare” la psiche. Gli studi evidenziano come sia possibile ottenere miglioramenti delle funzioni neuro-cognitive e delle capacità di gestire l’umore.

È possibile infatti ottenere ottimi risultati su aree cerebrali preposte alla:

  • Concentrazione
  • Attenzione
  • Immaginazione
  • Apprendimento
  • Memoria

E gli effetti benefici possono essere visibili già nel breve tempo, anche se sarà compito dello specialista valutare i progressi.

MUSICOTERAPIA BENEFICI

La relazione tra musica e psicologia è ormai ben nota. Con il tempo, sono emersi numerosi studi che confermano come la musica possa avere effetti benefici sulla psiche e sul corpo dell’uomo. In particolare, l’obiettivo delle indagini condotte in ambito clinico erano volte a comprendere quali potessero essere gli effetti positivi della musica sul cervello.

Secondo l’Associazione Italiana di Musicoterapia, AIM, la musicoterapia è una disciplina che “si avvale del suono, della musica e della relazione musicale tra il terapeuta e il paziente, per sviluppare potenzialità e risorse personali, promuovendo un equilibrio globale dell’individuo“.

La musicoterapia può avere benefici nell’ambito della riabilitazione motoria, per aiutare le persone a recuperare la forza muscolare e la coordinazione motoria. Ma può anche essere utile per alleviare lo stress, l’ansia e la depressione, migliorare la qualità del sonno e ridurre il dolore cronico.

MUSICOTERAPIA E PATOLOGIE GRAVI

Al momento attuale, la musicoterapia è considerata efficace anche come psicoterapia. Ad esempio, è stato riscontrato che il canto e l’ascolto possono alleviare i sintomi legati alla schizofrenia e tenere sotto controllo stati di agitazione dovuti a forme di demenza, Parkinson o alzheimer.

Un recente studio realizzato da Jenny Van der Steen del Department of Private Health and Primary Care del Leiden University Medical Center, in Olanda, ha mostrato, in maniera ancora limitata, che interventi terapeutici basati sulla musica possono indurre un miglioramento dei sintomi depressivi e dei problemi comportamentali.

Claudio Pacchetti dell’Unità operativa Malattia di Parkinson e Disordini del Movimento dell’Istituto Mondino di Pavia, ha riscontrato un miglioramento nella qualità della vita e del rallentamento motorio nelle persone affette da patologie psico-motorie come il Parkinson. Per questa ragione, è stata applicata una combo in cui i pazienti sono trattati in primis con terapia fisica, per rallentare il decorso clinico, associandolo alla musicoterapia.

La terapia musicale può essere utile anche nelle patologie che causano condizioni di emarginazione come afasia, o amnesia, consentendo al paziente di esprimere e comunicare emozioni, sentimenti e stati d’animo attraverso il linguaggio non-verbale. La musica è stata impiegata anche come strumento per favorire il movimento e la riabilitazione neurologica dopo un ictus.

Altre ricerche e studi confermati hanno evidenziato gli effetti benefici della musicoterapia sui livelli d’ansia di pazienti con gravi malattie cardiache e polmonari. Gli effetti positivi sull’ansia sono riscontrati anche nei pazienti in attesa di procedure mediche o operazioni chirurgiche. Sono invece ancora considerati inefficaci i trattamenti per diminuire gli stati di aggressività in pazienti affetti da demenze.

MUSICOTERAPIA E DIAGNOSI INVASIVE

La musicoterapia viene utilizzata in diversi ospedali e strutture universitarie, per esempio nel Campus Biomedico di Roma, per tranquillizzare i pazienti durante le procedure diagnostiche invasive. Come nel caso di una coronarografia, o di una tac o anche nelle sedute di chemioterapia. Tra i vantaggi della musicoterapia, in questi casi, c’è anche il minor ricorso a farmaci sedativi e ansiolitici. In alcuni casi la sedazione viene ridotta fino al 30 per cento e migliora la saturazione dell’ossigeno, che indica meno stress e un buon respiro.

MUSICOTERAPIA PREVENTIVA

La musicoterapia preventiva si basa sull’utilizzo della musica per migliorare il benessere delle persone, senza che al momento sia presente un problema di salute specifico.

Questa può essere applicata attraverso varie tecniche, come ad esempio l’ascolto guidato di musica rilassante, la partecipazione a sessioni di improvvisazione musicale, la creazione di playlist personalizzate e la partecipazione a sessioni di danza e movimento.

È anche una forma di musicoterapia focalizzata sulla prevenzione di problemi di salute mentale, fisica e sociale attraverso l’utilizzo della musica. Mira infatti a promuovere il benessere psicologico e fisico delle persone, prevenendo il verificarsi di problemi di salute o malattie.

La musicoterapia preventiva può essere utilizzata in molteplici contesti, a partire da scuole, luoghi di lavoro e comunità al fine di promuovere il benessere mentale e fisico delle persone e prevenire il manifestarsi di problemi di salute psico-fisici.

Uno studio condotto dall’Università di Bologna ha dimostrato come la musicoterapia preventiva può aiutare a ridurre i livelli di stress e migliorare la qualità della vita delle persone. In particolare, l’ascolto di musica rilassante e la partecipazione a sessioni di musicoterapia preventiva può ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, nel sangue.

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MUSICOTERAPIA BAMBINI

La musicoterapia applicata per trattare disturbi e patologie nei bambini è altamente efficace. Con l’aiuto della musica, questa forma di psicoterapia mira a raggiungere obiettivi terapeutici specifici. I bambini affetti da disturbi possono trarre giovamento dalla musica, specie se affetti da disturbi dell’apprendimento, dello spettro autistico e dell’umore. Tuttavia, è  importante consultare un musicoterapista esperto per determinare se la musicoterapia è la giusta opzione di trattamento per il bambino.

La musicoterapia per bambini può essere impiegata in diversi contesti clinici, come ospedali, cliniche psicologiche e scuole. Un musicoterapista sarà in grado di valutare le esigenze del bambino e di conseguenza realizzerà un piano di trattamento personalizzato basato sui suoi obiettivi.

Durante le sedute di musicoterapia, il musicoterapeuta può ricorrere a una varietà di strumenti musicali, tra cui chitarre, tastiere, percussioni e altri strumenti a percussione, per incoraggiare il bambino a esprimersi con la musica. Il canto e il ballo possono far parte della terapia, così come l’ascolto della musica.

MUSICOTERAPIA E AUTISMO

Alcuni risultati scientifici indicano che la musicoterapia può aiutare i bambini con disturbi dello spettro autistico, migliorando le loro abilità nell’interazione sociale, nella comunicazione verbale e nell’iniziare comportamenti finalizzati.

CORSI DI MUSICOTERAPIA RICONOSCIUTI DAL MIUR

In Italia esistono varie scuole di formazione in musicoterapia, come ad esempio l’Accademia di Musicoterapia di Milano e l’Istituto Italiano di Musicoterapia. La formazione in musicoterapia prevede una conoscenza approfondita della teoria e della pratica musicale, insieme ad una formazione in psicologia e in terapia. I corsi autorizzati dal MIUR sono disponibili sul sito ministeriale del governo.

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