MUSTAFA ORTO IN VIA MARINA
Provate ad immaginare un piccolo orto in mezzo al cemento di una città. Sembrerebbe quasi impossibile, ma Mustafa, giardiniere di professione e migrante dal Marocco per disperazione, si prende cura di qualche metro quadro abbandonato di strada.
Siamo a Napoli, in via Alessandro Volta, un tratto di via Marina, poco prima del deposito dell’AMN. Il quartiere si trova a ridosso del porto e la strada è molto trafficata, quindi di smog ce n’è a sufficienza. Ma questo non è stato di ostacolo a Mustafa.
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MUSTAFA ORTO NAPOLI
E’ in Italia da trentanni e ha due figli che vivono con la loro madre a Casoria. Ha girato in lungo ed in largo lo stivale ed ha deciso di fermarsi a Napoli dove si arrangia a fare più mestieri, come il muratore o l’idraulico. E nel tempo libero ha pensato bene di prendersi cura di quest’aiuola che confina con la sua casa e che di solito era sempre sporca e piena di rifiuti.
Così, giorno dopo giorno, ripulendola e piantando una piantina per volta, Mustafa ha dato prova che lo smog non compromette troppo la crescita delle piante e che niente è impossibile. Fave, carciofi, piselli, cavoli, finocchi, verze: un vero trionfo della natura in mezzo al caos.
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Non lo fa per ricavare un reddito, anzi diverse volte dona le provviste a chi passa da quelle parti, come leggiamo nell’articolo di Tiziana Cozzi su “Corriere della Sera”. Si, perchè Mustafa lo conoscono tutti in quel quartiere e in tanti si fermano anche solo a guardare incuriositi.
L’aiuola è ordinta, con un canale d’irrigazione perfetto. Le pompe dell’acqua messe in ordine, le piante rampicanti sistemate al muro. È il suo angolo di speranza, di riscatto, che su questa strada ad alto scorrimento ha assunto un impatto comunicativo fortissimo.
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Mustafa ha rotto il silenzio, l’indifferenza, ha dato a quell’aiuola un aspetto decoroso. E’ la storia di un immigrato che produce, che elimina molti pregiudizi che al giorno d’oggi siamo abituati a scagliare contro la categoria. Saper sfruttare appieno tutto ciò che la natura ci offre, questa è la grande intuizione.
(Tutte le immagini sono prese dal sito napoli.repubblica.it)
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