Neirone: il piccolo borgo ligure dove tutti gli anziani sono assistiti a domicilio

Un progetto unico in Italia che utilizza la telemedicina e le cartelle digitali. Ma fa funzionare anche l’assistenza dul territorio

neirone in salute

In un piccolo borgo della Liguria, Neirone, in Val Fontanabuona, alle spalle di Chiavari, un progetto unico in Italia consente di curare nelle migliori condizioni possibili, anche in termini preventivi, tutti i 350 over 65 della zona. Ricevono assistenza a domicilio da parte di una rete territoriale della quale fanno parte i medici di famiglia dell’intera valle, tre infermieri, un farmacista e persino un assistente sociale. Ma non ci sono soltanto le visite a casa e l’assistenza garantita: grazie alla telemedicina e alle cartelle digitali, tutti vengono seguiti con continuità, innanzitutto con l’obiettivo di fare una buona prevenzione.

L’esperimento ligure, battezzato con il nome “Neirone in salute”, è un esempio unico che raccoglie tanti vantaggi e benefici, e consente allo stesso tempo di curare e assistere persone che rischiano di essere abbandonate, e di ridurre costi e sprechi della sanità pubblica. Il piccolo borgo ligure è in via di spopolamento da alcuni anni (gli abitanti sono diventati meno di mille), anche perché, in presenza di una popolazione molto anziana, la mancanza dei servizi diventa decisiva e spinge ad abbandonare il territorio: il Pronto soccorso più vicino si trova a 40 chilometri di distanza.  In secondo luogo, grazie al monitoraggio, e all’assistenza a distanza, si offre a tutti (anche a chi non ha i mezzi e magari neanche la macchina e la patente) la possibilità di curarsi in modo efficace. E si alleggeriscono i ricoveri nell’intera regione, evitando quelli inutili. Il paziente che resta a casa, e viene ben curato, rappresenta la migliore soluzione per chi deve essere curato e per gli ospedali che spesso hanno problemi di affollamento e di mancanza di posti. In questo modo le ospedalizzazioni si riducono all’essenziale e si fanno quando davvero sono indispensabili.

A Neirone l’assistenza a domicilio si combina con una solida rete sociale (anche il parroco partecipa al progetto) e con un’attività sanitaria garantita non in modo precario, utilizzando tutti gli spazi utili, a partire da un “Punto salute”, un piccolo centro operativo in un locale messo a disposizione dal comune, e da un camper dove, dietro appuntamento, si possono fare esami diagnostici, vaccinazioni, ecografie e anche il controllo delle gravidanze.

“Neirone in salute” è stato reso possibile da una collaborazione ad ampio spettro: la guida del progetto è nelle mani della Asl 4 della Liguria e del suo direttore generale Paolo Pietralia, con il supporto dell’amministrazione comunale del borgo ligure, e con la partnership dell’Università La Sapienza di Roma, per la parte scientifica, e la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) per gli aspetti operativi dell’assistenza sul territorio.

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