Nel 2011 individuati dalla Finanza 7.500 evasori totali e 50 miliardi non dichiarati

Oltre 7.500 evasori totali, più di 50 miliardi di euro di redditi non dichiarati, 8 miliardi di Iva evasa: è quanto è stato scoperto dalla Guardia di Finanza nel corso del 2011. I risultati della lotta all’evasione sono stati comunicati dal Comandante Generale della Gdf, il generale Nino Di Paolo: “Ora ci sentiamo meno soli perché […]

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Oltre 7.500 evasori totali, più di 50 miliardi di euro di redditi non dichiarati, 8 miliardi di Iva evasa: è quanto è stato scoperto dalla Guardia di Finanza nel corso del 2011. I risultati della lotta all’evasione sono stati comunicati dal Comandante Generale della Gdf, il generale Nino Di Paolo: “Ora ci sentiamo meno soli perché avvertiamo una nuova vicinanza della società e dei media. In questo momento di crisi non si giustificano più le furberie e tutti hanno compreso l’importanze di pagare le tasse”.

I dati diffusi parlano di 7.500 evasori totali, cioè completamente sconosciuti al fisco, scoperti nel corso dell’anno appena finito. Si tratta di imprese e lavoratori autonomi che avevano occultato allo Stato redditi per oltre 21 miliardi di euro. Sono stati 12mila i soggetti denunciati, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (1.981 violazioni), per non aver versato l’Iva (402 casi), per aver omesso la dichiarazione dei redditi (2.000 violazioni) o aver distrutto od occultato la contabilità (oltre 2.000 casi). Ai responsabili di reati fiscali sono stati sequestrati immediatamente oltre 902 milioni di euro. Importante l’attività di contrasto alle cosiddette ‘frodi carosello’ che ha portato alla scoperta di quasi 2 miliardi di Iva evasa mentre sono 12.676 i lavoratori in nero (di cui oltre 2.500 extracomunitari) scovati. Sempre più elevato lo standard di qualità dei controlli: i verbali delle Fiamme gialle, nel 96% dei casi, sono stati integralmente recepiti dall’Agenzia delle Entrate per il successivo accertamento. In aumento anche i casi di coloro che aderiscono spontaneamente ai rilievi mossi dai verificatori del Corpo, consentendo l’immediata riscossione degli importi relativi al 10% dei verbali.

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