Perché la bici fa così bene ai bambini

Non affatica le articolazioni, rafforza il sistema immunitario e cardio-vascolare, migliora la capacità respiratoria. Nei ragazzi accresce anche autostima e senso di responsabilità

Bimbi in bicicletta

Prima si inizia e meglio è per tutti. La bicicletta è un toccasana per i bambini e non solo perché li spinge al movimento, a uscire dal guscio della vita sedentaria e incollata allo smartphone, ma anche per tutta una serie i benefici che porta al corpo e alla mente. Dall’aumento delle difese immunitarie alla crescita dell’autostima, dai benefici per le articolazioni allo sviluppo del senso di responsabilità.

La bicicletta è un esercizio che produce una ossigenazione  completa del cervello, e allo stesso tempo aumenta nel bambino la voglia di stare in gruppo, fare comunità. La bici sviluppa i muscoli e protegge le articolazioni, ma secondo alcune ricerche scientifiche riesce anche, con il suo carico di adrenalina e di endorfine, a dare ai bambini un senso di serenità e di felicità.

Benefici

Ai bambini pedalare fa particolarmente bene, per una serie di motivi: primo perché è un tipo di attività fisica che non affatica le articolazioni, molto delicate in fase di crescita, secondo perché facendo moto si rafforza il sistema immunitario e cardio-vascolare, ma migliora anche la capacità respiratoria. Andare in bicicletta aiuta poi i ragazzi a crescere tenendo una postura corretta e sviluppando anche prontezza di riflessi, agilità, senso dell’equilibrio, della velocità e delle distanze. Numerose poi anche le implicazioni psicologiche: la bici per il bambino rappresenta a tutti gli effetti il primo mezzo di trasporto che può “portare” da solo, e questa consapevolezza acuisce il suo senso di responsabilità (nelle prime uscite con i genitori impara l’attenzione e le regole della strada) e la sua autostima, data da una maggior autonomia e dalle maggiori possibilità di socializzazione. Andando in bicicletta all’aperto, come fanno i bambini, si consuma tra iul 15 e il 18 per cento in più di ossigeno. E questo incide positivamente nella trasformazione dei grassi in energia.

A quale età si può iniziare a pedalare?

Quando il bimbo supera i 2 anni si può già iniziare a fargli usare il velocipede, la biciclettina senza pedali; in questo modo il bambino, oltre a divertirsi moltissimo, impara presto a stare in equilibrio e a controllare un mezzo a due ruote. Il passo successivo è la bici con le rotelle, che saranno loro stessi a chiedervi di togliere quando si sentiranno pronti ad imparare: entro i 6 anni di solito sono ormai tutti “svezzati”, ma chi avrà usato il velocipede potrebbe farcela già a 4 anni (anche se per questa età meglio continuare per un po’ a farli andare con le rotelle). Per ridurre al minimo i cambi di bici, verso i 7 anni si può passare a ruote da 20 pollici, per poi arrivare direttamente alla 26.

Sicurezza

Teniamo presente però che è sempre meglio una bici più piccola che una troppo grande, per facilitarli nella guidabilità e nella sicurezza.

Ultimi due accorgimenti:

  • evitate bici con il cambio
  • fate sempre indossare il casco

Sì al casco per abituarli alle buone pratiche, no al cambio perché nelle bici da bambini sono spesso di bassa qualità e soprattutto non servono ai giovani ciclisti. E non dimenticate che la sicurezza è garantita innanzitutto dalle buone condizioni della bici e quindi dalla sua corretta manutenzione.

Come si sceglie una bici per bambini

A ogni età del bambino, specie durante la prima parte dell’infanzia, corrisponde una bici adatta per farlo divertire e per abituarlo a questa attività. Già a 3 anni, per esempio, il bambino può passare a una bicicletta a pedali, scegliendo preferibilmente un modello con le rotelle. E da quel momento la scelta sarà sempre proporzionale all’altezza del bambino e alla sua attitudine di ciclista. Qui trovate dei suggerimenti di modelli di bici per ciascuna fascia di età dei bambini.

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