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Come si coltiva
La pianta del fiore Non ti scordar di me, chiamato in botanica Mysotis, è un genere biennale o perenne a seconda della specie. Ha fusti eretti ramificati, foglie alterne, oblungo-lanceolate I fiori sono numerosi, piccoli, riuniti in infiorescenze di diverse tonalità: più frequentemente azzurri e raramente bianchi o rosei, sempre con il centro giallo. Tra le specie più diffuse ricordiamo: Mysotis alpestris e Mysotis sylvatica, Mysotis palustris e Mysotis Rupicola, che come Mysotis alpestris è una pianta da roccia. La coltivazione è semplice, e può avvenire in un terreno aperto o anche in un vaso. La pianta può raggiungere anche i 30 centimetri di altezza, ed è molto adatta per decorare balconi e giardini
Dove nasce il nome
Il nome Non ti scordar di me nasce da una romantica leggenda germanica. Siamo nella zona del Danubio, due giovani innamorati restano incantati dalla distesa di questi piccoli fiori blu, cercano di raccoglierli, ma quando ci provano, il giovane viene risucchiato dalle acque del fiume. Le uniche parole che riuscì a dire, prima di affogare, furono rivolte alla sua fidanzata: <Non ti scordar di me>.
Esposizione e clima
Non ti scordar di me sono fiori che amano il clima temperato-fresco e hanno una discreta resistenza al gelo. Prediligono posizioni mediamente ombrose.
Terreno e cure colturali
Si adattano ai terreni fertili, soffici, umidi (non troppo) e ricchi di humus. Richiedono posizioni riparate.
Annaffiature
Mantenere umido il terreno durante il periodo vegetativo e moderare decisamente la quantità di acqua nei mesi invernali.
Semina e fioritura
Le specie biennali e gli ibridi si seminano da aprile a luglio in cassette e si trapiantano a dimora in autunno. Si moltiplicano per talee di rami. La fioritura varia molto da specie a specie. Più frequentemente avviene nei mesi primaverili (ma alcune varietà cominciano già da febbraio). I fiori sono bellissimi e unici, con una tinta che va dall’azzurro tenue al blu scuro.
Problemi e rimedi
Soffrono per attacchi di afidi, cocciniglie e oidio; da quest’ultimo ci si difende con trattamenti a base di zolfo.
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