Gianna e Tatiana sono due nonne. Vivono in Italia, la prima a Ferrara, la seconda a Civita Castellana, in provincia di Viterbo, e sono unite nella vita dallo stesso slancio generoso. Di fronte all’orrore dell’aggressione dell’Ucraina hanno accettato di ospitare nelle loro case famiglie di profughi che arrivano da questa terra martoriata.
NONNE CHE OSPITANO UCRAINE
Gianna ha raccontato la sua storia in una bellissima lettera scritta a Elisabetta Soglio, direttrice dell’inserto Buone Notizie che esce ogni martedì in allegato con il Corriere della Sera. Ha 86 anni, ha vissuto gli orrori della guerra in casa, quando a essere bombardata era l’Italia, ha toccato con mano un orrore che non si può dimenticare. E appena ha potuto, ha mostrato tutta la sua generosità di fronte alle vittime dell’invasione in Ucraina. La sua storia ricorda quella di Fabio e Marco, due novantenni che hanno aperto le porto delle loro case per i profughi ucraini.
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GIANNA E LE TRE PERSONE ARRIVATE DALL’UCRAINA
Gianna vive sola, e dunque nella sua casa c’è spazio per mamma Natalia, la figlia Vittoria di 4 anni e la nonna della bambina. Katarina, di 67 anni. La cosa impressionante è come il passaggio da vite normali, persino serene, alla tragedia, sia stato così repentino e fuori controllo. Katarina aveva lavorato in Italia come badante, per dieci anni, tra Bologna, Ferrara e Firenze, e una volta messi da parte i soldi per fare studiare i suoi due figli residenti in una campagna vicino Kiev, era tornata in Ucraina. Dove pensava di fermarsi per sempre. Natalia, invece, dopo la laurea in Economia aveva trovato un ottimo posto in banca. Adesso queste tre donne, di tre generazioni, vivono insieme a casa di Gianna, che le ha messe in sicurezza. E sognano soltanto, prima o poi, di tornare nel loro paese e alla loro normalità quotidiana.
NONNA TATIANA OSPITA UNDICI UCRAINI
Nonna Tatiana, invece, ha 63 anni, vive e lavora a Civita Castellana, in provincia di Viterbo. È residente nel nostro Paese da oltre vent’anni, e la sua vita scorreva tranquilla fino all’inizio dei bombardamenti. Da quel momento non ha potuto che fare una cosa: organizzare l’arrivo e l’ospitalità dei suoi familiari più stretti. I due figli, Alessandro e Dimitri, le loro mogli e tutti i nipoti. Complessivamente undici persone, che hanno trovato rifugio a casa di Tatiana. Anche loro in attesa di tornare in Ucraina.
Fonte: Il Messaggero
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COME AIUTARE UCRAINA
Gli italiani si stanno dimostrando sempre più generosi nel sostegno alla popolazione ucraina. Sia inviando soldi, cibo, vestiti, medicinali e qualsiasi genere di prima necessità. Sia, come nel caso di Gianna e Tatiana, accogliendo intere famiglie di profughi, in genere solo donne, in quanto i maschi restano al fronte. L’importante è non sprecare questi aiuti, e indirizzarli ai canali giusti.
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Immagine di copertina: Buone Notizie
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