Un olio al femminile pensato per le donne, che sostiene le donne e recupera un’antica varietà di olive siciliane che rischia di andare persa. Nato da una collaborazione riuscita tra l’associazione Arcidonna, attiva nel campo della promozione delle pari opportunità e dell’empowerment femminile nata nel 1986 a Palermo, e i Premiati Oleifici Barbera. Olià, dal packaging pink voluto e pensato , non è solo buono, ma fa anche del bene: parte dei proventi derivanti dalle vendite, infatti, verranno devoluti proprio all’associazione siciliana per sostenere progetti contro la discriminazione e il gender-gap.
OLIO FATTO DALLE DONNE PER LE DONNE
Una quota ad Arcidonna per ogni bottiglia di olio venduta, un olio extravergine d’oliva derivante dall’oliva Biancolilla, tra le cultivar più antiche della zona dell’agrigentino, oliva con poca polpa dal tipico colore rossastro. Dall’oliva Biancolilla si estrae, entro e non oltre le 12 ore dalla raccolta ed esclusivamente con spremitura a freddo, un olio fortemente aromatico, con un leggero retrogusto piccante che lo rende molto particolare.
Oilà è un prodotto di nicchia, pensato come una vera e propria edizione limitata in cinquemila bottiglie con un packaging che rimanda alla sua mission: «Il progetto Olià – spiega Manfredi Barbera, amministratore delegato della Manfredi Barbera & Figli, in una nota – intende valorizzare lo spirito d’iniziativa e l’identità femminile, cuore pulsante dell’azienda, in cui oltre il 60% della forza lavoro è rappresentata dalle donne». D’altronde, anche Il suo packaging essenziale e delicato e l’etichetta rosa con filigrana in oro rosa rimandano, nell’immaginario, al sostegno all’empowerment delle donne; così come la campagna di lancio, a cui prestano il volto venti donne tra giornaliste, imprenditrici, attrici e chef legate all’associazione Assodonna.
PER APPROFONDIRE: A Genova le Creazioni al Fresco trasformano banner pubblicitari in borse. Grazie alle detenute
OLIO MOLISANO CHE COMBATTE LA VIOLENZA SULLE DONNE
Ma Olià non è l’unico olio al femminile che fa bene e fa del bene: dal Molise arriva un olio che combatte la violenza maschile sulle donne, prodotto artigianalmente da 5 giovani donne che si prendono cura di ben 600 ulivi, in un progetto sociale di impresa agroalimentare finanziato dai fondi europei che riutilizza ulivi e appezzamenti a cui nessuno bada e che nessuno coltiva.
Sono donne seguite da un centro antiviolenza che hanno partecipato al progetto ASPEM – Agricoltura Sociale per la Promozione dell’Empowerment delle Donne, un bando esteso anche alle famiglie monoparentali con minori, nel territorio di Campobasso, Termoli e Isernia, in collaborazione con la cooperativa sociale Be Free (che gestisce centri di contrasto alla violenza) e la onlus Kairos. Dopo un breve corso per la cura degli olivi e la filiera della produzione dell’olio , dal mese di luglio si sono dedicate alle erbacce e alla pulizia dei campi, ad ottobre hanno gestito la raccolta e infine hanno portato le olive in un vicino frantoio ed imbottigliato ASPEM,l’olio extravergine di oliva che ha dato una seconda opportunità alle donne e che è diventato persino un saporitissimo gusto di gelato. Ristoranti, bar e negozi hanno già fatto scorta, e le bottiglie sono esaurite: per l’anno prossimo, contano di raddoppiare la produzione, ma con le sole vendite sono riuscite a farlo diventare un progetto autosostenibile.
Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!
(Immagine in evidenza tratta dal quotidiano La Repubblica // Photocredits: La Repubblica)
STORIE AL FEMMINILE:
- Resia: il borgo governato dalle donne dove si crea lavoro, valorizzando la tradizione
- Olga, da estetista a coltivatrice di stelle alpine. Una vita a 1400 metri per inseguire un sogno
- Angela Giordano, la donna della lana. Dall’Argentina al panno del Casentino, sempre davanti al telaio
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.