Una collaborazione triangolare, che vede insieme il pubblico e un’azienda privata, per avvicinare a una prospettiva di vita indipendente una ventina di persone colpite da disagio psichico. Il Comune di Civitavecchia, l’Asl 4 di Roma (con il Dipartimento di salute mentale e il Servizio delle dipendenze) e l’azienda agricola “Tenuta del Gattopuzzo” sono in campo, come partner della Comunità di Sant’Egidio, ideatrice del progetto, per realizzare il progetto gli Orti solidali .
ORTI SOLIDALI A CIVITAVECCHIA
Il piano è molto ambizioso. E punta all’inclusione, concreta e quotidiana, di persone che vivono la fragilità dei disturbi psichici e non possono né devono essere curate soltanto con i tradizionali trattamenti sanitari. L’agricoltura sociale è una delle forme più evolute per aumentare l’autostima di queste persone, per avvicinarle le une alle altre e in generale al territorio, per aiutarle a scoprire le proprie potenzialità.
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PROGETTO PER LE PERSONE CON DISTURBI PSICHICI
Orti solidali si compone di due fasi. Nella prima, già conclusa, i venti uomini e donne coinvolti sono stati formati per svolgere con competenza e con buoni risultati l’attività agricola urbana. Hanno imparato a conoscere le piante, le varie tecniche di coltivazione, come si arricchisce un terreno e come lo si irriga, quali sono gli attrezzi da utilizzare per ciascuna fase dell’attività dell’agricoltura sociale.
Poi dalla teoria si è passati alla pratica. E così sono arrivati alcuni spazi urbani coltivati da questa piccola comunità. Ancora una volta il dittico Non sprecare, in progetti come Orti solidali, riesce a coinvolgere, con una chiave positiva, sia le cose sia le persone. Spazi in cattivo stato o abbandonati ridiventano aree verdi e vengono così recuperati come beni comuni dove possano anche svolgersi eventi come concerti, presentazioni di libri, manifestazioni destinate alla città. Ma innanzitutto persone che soffrono trovano in questa attività nuove motivazioni, nuovi slanci. E le loro vite non rischiano più di essere sprecate.
I BENEFICI DELL’AGRICULTURA SOLIDALE
Tra le opere realizzate con il progetto Orti solidali due meritano di essere citate. La prima è un roseto dedicato ai Bambini Bullenhauser Damm, i venti piccoli, tra i quali il napoletano Sergio De Simone, prigionieri in un campo di concentramento nazista, sottoposti ad atroci esperimenti medici e infine trucidati dagli uomini delle SS. Questi bambini, e con essi il roseto, sono diventati in ogni luogo in cui sono stati piantumati dei cespugli di rose ad essi dedicati il simbolo dell’infanzia negata e dell’impegno per la difesa di tutti i bambini del mondo dalla violenza e dai soprusi.
La seconda opera è un piccolo uliveto con venti alberi, che diverrà un Giardino dei Giusti per ricordare gli uomini e le donne che, in ogni parte del mondo, nei momenti più bui della storia, hanno salvato delle vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi. Le piante sono già di una misura abbondante e fanno sperare che già nel corso del 2021 ci sarà l’olio prodotto negli Orti solidali di Civitavecchia. Un olio che sarà” buono due volte” : per il suo sapore e perché simbolo di giustizia e impegno.
Il progetto “Orti solidali” è candidato al Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Istituzioni”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
ALCUNI DEI CANDIDATI AL PREMIO NON SPRECARE 2021:
- L’app per gestire a casa l’erogazione di acqua
- R3UNITE, la startup di moda che pianta alberi in Africa ed elimina plastica nel Mediterraneo
- Cenere dell’Etna: come recuperala per fare pavimenti stradali, opere in ceramica e calcestruzzo
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