Sono ormai migliaia gli orti urbani a New York, spinti da una nuova tendenza dell’architettura (che prevede anche i “grattaverdi”, grattacieli con interi piani coltivati) e da politiche amministrative molto favorevoli a questo tipo di cambiamento.
NON SOLO ORTI URBANI A NEW YORK
L’apicoltura nella metropoli americana è ormai una realtà, dopo che una legge ha sbloccato la possibilità di mettere alveari sui tetti e sui balconi, e il grande albergo Waldorf Astoria offre ai suoi clienti, per la prima colazione, il miele “fatto in casa”.
LEGGI ANCHE: Orti urbani, un appello ai sindaci. Fateli nascere in tutta Italia
APICOLTURA IN CITTÀ
Le api sono al lavoro anche sul tetto del Whitney Museum of Art e su importanti grattacieli presidiati dai grandi gruppi della finanza internazionale, come quello che ospita il quartiere generale della Bank of America alla Sesta Strada. La Durst Organization, colosso del settore immobiliare, ha fiutato il vento della novità e sta cavalcando l’onda lunga degli orti urbani: la società, infatti, ha preso in gestione dal comune otto piccole aree verdi di Manhattan e offre ai suoi clienti residenze con la possibilità di utilizzare questi spazi per coltivare in proprio.
I SUSSIDI STATALI PER LA CREAZIONE DI ORTI URBANI
La febbre dell’orto, un fenomeno che non riguarda soltanto i ceti più ricchi, è alimentata anche da generosi sussidi statali: 941mila dollari distribuiti soltanto lo scorso anno. Una mossa che ha scatenato le proteste della potente lobby degli agricoltori, contrari a questa forma di sostegno alle coltivazioni in città.
Ma la contestazione non ha frenato gli incentivi che, anzi, per il 2013 sono previsti in aumento: New York città green è un obiettivo strategico dell’amministrazione, e gli orti urbani rappresentano un pezzo essenziale del progetto della nuova metropoli.
PER SAPERNE DI PIÙ: L’orto sul balcone, ecco come fare
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.