ORTO SALEWA
L’orto Salewa è uno spazio-simbolo dell’integrazione in Italia. A Bolzano una rete di solidarietà tra aziende e volontari ha offerto a quindici tra rifugiati e migranti provenienti da diversi centri di accoglienza della città di essere impegnati nella coltivazione di un orto di 3mila metri quadrati, dove vengono coltivate frutta e verdura. Un modo per imparare le tecniche dell’agricoltura biologica e produrre verdure e altri prodotti destinati, fra l’altro, anche a un ristorante stellato dell’area bolzanina. Un insegnamento prezioso che permette a questi giovani di entrare a far parte di una comunità e allo stesso tempo di arricchirsi di un bagaglio professionale che gli può spalancare il mondo del lavoro.
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INTEGRAZIONE PER I MIGRANTI
L’iniziativa è nata soprattutto grazie alla volontà di Heiner Oberrauch, presidente del Gruppo Salewa-Oberalp e fondatore dell’Orto Salewa. Questo imprenditore è convinto che la politica non possa risolvere tutto e che sia dovere civile impegnarsi in prima persona. Così ha deciso di puntare sull’agricoltura che è parte integrante della cultura e della vita di questa comunità con quindici giovani, tra rifugiati e migranti, che coltivano oltre trenta qualità di verdure, erbe aromatiche, mirtilli e lamponi.
PROGETTI PER RIFUGIATI
L’attività è resa possibile anche dalla collaborazione di alcuni volontari, che hanno messo al servizio del progetto la propria esperienza nel movimento d’accoglienza Binario 1. Tra di loro c’è anche chi è in grado di insegnare un mestiere come un maestro artigiano esperto in coltivazione che sta trasmettendo ai ragazzi le tecniche dell’agricoltura biologica. Questo tipo di coltura è diventata realtà anche grazie a Egon Heiss, il proprietario del ristorante stellato Bad Schörgau a Sarentino, che ha procurato all’Orto Salewa il fertilizzante organico che insieme al compost fornito gratuitamente da Bioenergia Trentino è un elemento indispensabile per la coltivazione sostenibile del terreno. Ma non finisce qui: lo chef del ristorante, Gregor Wenter, costatata la qualità dei prodotti a deciso di utilizzarli per la sua cucina d’eccellenza.
Le foto sono tratte da Vita.it
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